Un agente della polizia viene arrestato per aver violentato una ragazza minorenne conosciuta per mezzo di un app di incontri
I social media sono da sempre un mezzo importante per restare in contatto con persone lontane e conoscerne delle nuove. Un’invenzione sensazionale che ha cambiato il nostro modo di comunicare e quindi di vivere la vita di tutti i giorni. Un’arma potente e quindi, per logica, anche pericolosa che spesso, usata in maniera sbagliata, ha purtroppo rovinato l’esistenza di molti utenti. Dal semplice bullismo online, alla pubblicazione illecita di materiale – quindi mancato rispetto della privacy -, fino a casi di pedofilia e, purtroppo, anche di violenza. Eventi che, inevitabilmente, hanno portato i governi mondiali a riorganizzare il mondo social.
Per farlo sono state istituite norme e regole con lo scopo di monitorare e controllare quanto avviene nel virtuale. Una soluzione necessaria, ma che non sembra comunque aver limitato la frequenza di avvenimenti che gettano ombre oscure su quella che potrebbe essere, almeno utopisticamente parlando, una realtà divertente e funzionale all’esistenza quotidiana. Eppure, la cronaca continua a ‘sfornare’ notizie in merito a incidenti che raggiungono tassi di gravità elevati. Episodi che individuano nelle applicazioni di messaggistica e di incontro solo un mezzo per raggiungere macabri scopi e tristi risultati. Per questo l’appello mondiale è quello di inasprire le normative per garantire maggiore sicurezza.
Un esempio eclatante è quanto avvenuto la scorsa settimana nella prefettura di Osaka. La polizia ha arrestato un agente, e quindi un collega, di 26 anni con l’accusa di aver aggredito sessualmente una ragazza minorenne che aveva conosciuti tramite messaggi sui social. Secondo quanto riportano i media locali, l’incriminato è Kiyotaka Edakawa, un agente con sede a Takaishi, a cui sarebbe imputato di aver avuto rapporti sessuali non consensuali con la giovane, sapendo tra l’altro che aveva di 16 anni e quindi era minore.
Il tutto sarebbe avvenuto il 16 giugno all’interno di un’auto nel parcheggio di una struttura commerciale. Un portavoce delle forze dell’ordine ha riferito che Edakawa ha contattato per la prima volta la ragazza su un sito di incontri chiamato SNS all’inizio di quest’anno. I due, fanno sapere, si erano già incontrati altre volte, ma in quelle occasioni tutto era andato normalmente, per quanto a lasciare perplessi era la differenza d’età. Hironori Tsugawa, capo dell’ufficio di ispezione della polizia della prefettura di Osaka, ha dichiarato che: “Questo è un atto indicibile per un agente di polizia ed è davvero deplorevole. Adotteremo azioni rigorose sulla base dei risultati delle indagini”. Il tutto, in attesa del processo a cui dovrà sottoporsi nei prossimi giorni.