Dopo settimane di ricerche ammette l’omicidio della moglie: aveva denunciato lui la scomparsa

Il marito dopo aver denunciato la scomparsa della moglie, ammette di averla uccisa e ora spera di ottenere lo sconto di pena

Cari amici, non sono attivo su Facebook da molti anni, ma ora sono qui affinché le persone che conoscevano mia sorella gemella Kelly quando era giovane possano sapere della sua scomparsa e del profondo effetto che ha avuto su di me e la nostra famiglia, e l’intera città di Flagstaff. A tutti coloro che mi hanno inviato il vostro amore e sostegno: lo sento, ne ho bisogno e lo apprezzo profondamente. Grazie“. A scrivere questo messaggio, con il dolore nel cuore, è Lindsey McFall, la sorella di Kelly, una madre di famiglia uccisa senza alcuna pietà dal marito.

Dopo settimane di ricerche ammette l’omicidio della moglie: aveva denunciato lui la scomparsa
Uccide la moglie e confessa solo dopo alcune settimane (Pixabay) – Notizie.com

L’assassino è Daniel Paduchowski, di 58 anni. Lo stesso uomo che lo scorso 30 giugno aveva denunciato alla polizia la sparizione di sua moglie. Questo aveva raccontato che la donna era andata a nuotare e non era più tornata. Il dipartimento locale, nella conferenza stampa di venerdì, lo ha definito un chiaro tentativo di indirizzare erroneamente le indagini. I resti della vittima sono stati ritrovati venerdì mattina dopo una ricerca che è durata quasi una settimana. Lunedì, invece, il marito è stato arrestato con l’accusa di aggressione aggravata e di omicidio. Nei prossimi giorni verrà messo sotto processo per decretare quella che sarà la sua pena.

La confessione e il patteggiamento

Michael Tunink, avvocato penalista senior presso l’ufficio dello sceriffo della contea di Coconino, ha rivelato alla stampa che Paduchowski ha ammesso il reato: “Si è dichiarato colpevole di omicidio di secondo grado, manomissione di prove, occultamento di un cadavere e” – come se non bastasse – “possesso illecito di droghe potenzialmente pericolose“. L’avvocato ha poi continuato rivelando che l’uomo avrebbe aperto a un patteggiamento che potrebbe ridurre la pena a 16 anni di carcere in Arizona: “Parliamo della sentenza prevista per omicidio di secondo grado secondo la legge locale” – per poi spiegare – “non avrà diritto al rilascio anticipato di alcun tipo“.

La confessione e il patteggiamento
L’assassino punta ora sul patteggiamento (Pixabay) – Notizie.com

Ovviamente, per far sì che questo possa avvenire, in cambio Paduchowski ha offerto informazioni importanti: “L’imputato ha fornito informazioni che ci hanno portato al cadavere di Kelly, la vittima deceduta, tra cui anche oggetti come il suo telefono, le chiavi e l’arma del delitto“. La conferenza stampa si è poi conclusa con delle parole dedicate da Tunink alla famiglia: “Siamo stati in stretta comunicazione con la famiglia di Kelly durante tutto il processo riguardo a questa risoluzione, che abbiamo perseguito per portare una situazione definitiva che ha pesato pesantemente su questa comunità“.

 

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