Una povera anziana e un poliziotto, giunto in suo aiuto, sono stati aggrediti con inaudita violenza da un uomo di 30 anni
Il Giappone non è tra i paesi noti per i casi di violenza o crimine in generale. Anzi, chi vive o parte per visitare l’isola asiatica, di solito lo fa con la consapevolezza di poter girare serenamente nelle strade, probabilmente anche più di quanto farebbe nel proprio paese. Questa serenità è dovuta dall’applicazione di regole ferree, dall’attuazione di un regime che si concentra molto sulla sicurezza nella vita dei cittadini, talvolta anche con misure repressive dei criminali fin troppo severe. Ma che sembrerebbero funzionare. Eppure, anche qui dove tutto appare sereno e tranquillo, avvengono episodi di cronaca che lasciano spiazzati e fanno crollare le certezze.
Si tratta di eventi che si distendono su più fronti, comprendendo anche situazioni con esiti drammatici. In questo senso, di recente la cittadina di Atsugi, situata nella prefettura di Kanagawa, è stata sconvolta da un caso di violenza che per fortuna ha scongiurato una fine catastrofica, ma probabilmente solo per una pura casualità. Le vittime della pazzia di uomo, sono stati una povera anziana e un poliziotto. Quest’ultimo, recatosi con la squadra nel posto dov’era accaduto l’incidente, aveva deciso di intervenire per risolvere il problema, finendo poi per essere inaspettatamente aggredito anche lui.
Il tutto è avvenuto lo scorso lunedì intorno alle 19.30. Una donna di 76 anni, Harue Oki, si trovava nel proprio complesso residenziale ed era appena uscita di casa quando si è trovata di fronte il suo vicino. Non è ancora chiaro il motivo per cui questo ha improvvisamente perso la testa e ha iniziato a picchiarla, lasciandola dopo alcuni minuti a terra sanguinante. Un altro residente del palazzo l’ha trovata poco dopo in condizioni gravissime e, chiamati i soccorsi medici, ha poi denunciato il fatto anche alla polizia. Una pattuglia è stata immediatamente mandata sul luogo, ma quando sono riusciti a entrare nell’abitazione dell’aggressore è successo l’imponderabile.
L’uomo, di circa 30 anni, ha provato a evitare l’arresto aggredendo uno dei poliziotti, buttandolo sul pavimento e sferrandogli calci fino a quando non è stato immobilizzato dai compagni. Questo è stato arrestato con l’accusa di omicidio e di aggressione al pubblico ufficiale e nei prossimi giorni starà al giudice decretarne la pena. La malcapitata Harue, invece, non ce l’ha fatta. Portata in ospedale con un doloro trauma cranico, è deceduta alcuna ore dopo. Non è noto l’esito dell’interrogatorio al quale è stato sottoposto il trentenne, la polizia per il momento non è ancora voluta entrare nei dettagli e non lo farà almeno fino al termine delle indagini.