Stefano Candiani, esponente della Lega, in esclusiva ai nostri microfoni sulla conferma della von der Leyen alla guida della Commissione Ue.
Ursula von der Leyen resta alla guida della Commissione Ue. Con oltre 400 voti il presidente uscente è stato confermato, ma a far discutere è il no di Fratelli d’Italia.
Di questo ne abbiamo parlato in esclusiva con Stefano Candiani, esponente della Lega. Il Carroccio sin dall’inizio aveva espresso la sua contrarietà ad una conferma della von der Leyen.
Onorevole Candiani, c’è stata la conferma di von der Leyen. FdI ha votato contro.
“Un punto di coerenza ovviamente per chi governa a Roma rispetto a quello che accade a Bruxelles. E’ un punto di incoerenza da parte di von der Leyen rispetto ad un esito elettorale, che ha effettivamente detto che l’esperienza conclusa non era stata di crescita e di sviluppo. La presidente Ue decise di reimpostare la sua amministrazione del governo a sinistra ed ora se ne assume la responsabilità“.
Lei ha parlato dei Verdi. Poco meno di un mese fa Tajani aveva sostenuto che von der Leyen dovesse chiudere proprio a loro per aprire a Ecr.
“Questo avrebbe dato un punto di svolta rispetto alle dinamiche della precedente commissione. Così non è stato. Dopodiché possiamo dire che la linea di Tajani non è stata vincente e la von der Leyen ha deciso per una maggioranza simile alla precedente. Bisognerà capire poi cosa faranno. Se continueranno ad andare nella direzione di impoverire l’Europa per andare a prendere le materie prime piuttosto che far fornire dalla Cina quello che in Italia e in Europa non si produce, questo è un danno enorme”.
Cosa si risponde a chi dice che questo voto equivale a mettere in isolamento l’Italia?
“Può esistere una Unione Europea che mette in isolamento l’Italia. Sarebbe un errore politico enorme“.
Lega e FdI in questo modo si sono avvicinati?
“Non ci siamo mai allontanati“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani