Lotta ai tumori: neurinoma asportato con robot

Innovazione chirurgica contro i tumori a Monza: asportato un neurinoma da una paziente con l’assistenza di un robot

In una delle prime esperienze a livello mondiale, la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori di Monza si è distinta per aver condotto con successo l’asportazione di un tumore del sistema nervoso periferico, situato in area intrapelvica, attraverso l’utilizzo di tecnologia robotica. Questa procedura segna un importante passo avanti nel campo della chirurgia oncologica e neurologica.

Lotta ai tumori: neurinoma asportato con robot
Un neurinoma asportato da un robot -Ansa- Notizie.com

L’intervento è stato portato a termine grazie alla collaborazione sinergica di un team multidisciplinare composto da ginecologi, neurochirurghi e neurologi. La peculiarità dell’operazione risiede nell’utilizzo del robot chirurgico, uno strumento che garantisce precisione millimetrica nelle operazioni di alta complessità. Questa tecnologia era stata introdotta nella struttura ospedaliera lo scorso febbraio e ha già dimostrato il suo valore aggiunto in termini di efficacia e sicurezza.

Robot per asportare i tumori: i dettagli sull’intervento

La paziente coinvolta nell’operazione è una donna di 65 anni che ha beneficiato della chirurgia laparoscopica mini-invasiva assistita dal robot. Il monitoraggio continuo effettuato dai neurologi durante l’intervento ha permesso una mappatura dettagliata delle funzioni del nervo colpito dal tumore, facilitando così la scelta da parte dell’équipe chirurgica per una asportazione radicale ma sicura del neurinoma. La donna è stata dimessa già il giorno successivo all’operazione in ottimo stato di salute.

Lotta ai tumori: arriva il robot chirurgo
Inaugurazione Robot da Vinci per interventi di chirurgia robotica multidisciplinare presso l’ospedale San Giovanni Bosco. Torino 03 dicembre 2021 ANSA/TINO ROMANO

L’équipe multidisciplinare che ha gestito questo caso eccezionale era diretta da Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia, affiancato da Gaetano Trezzi (ginecologo), Carlo Giussani (direttore della Clinica Neurochirurgica), Lorenzo Stanzani (neurofisiopatologo) della Clinica Neurologica diretta da Carlo Ferrarese, oltre al prezioso supporto dello staff di sala operatoria.

I medici coinvolti nell’intervento hanno sottolineato come l’introduzione del robot al San Gerardo stia aprendo nuove frontiere nel mondo della medicina grazie alla possibilità di esplorare nuovi scenari innovativi e ricercati. La collaborazione tra diverse discipline chirurgiche diventa cruciale soprattutto nel trattamento delle patologie più complesse come i neurinomi periferici. Queste neoplasie richiedono infatti un approccio interdisciplinare data la loro localizzazione intra-addominale o retroperitoneale. Grazie alla disponibilità del robot, le tre équipe hanno potuto lavorare insieme per massimizzare i risultati oncologici riducendo al minimo l’invasività dell’intervento e il rischio di complicanze legate all’innervazione degli arti inferiori. Quest’esperienza rappresenta non solo un traguardo significativo per la Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori ma anche un modello virtuoso che dimostra quanto la tecnologia possa essere determinante nel miglioramento delle cure mediche offerte ai pazienti.

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