I vigili del fuoco spengono un auto in fiamme per poi scoprire dentro era nascosto il corpo di un ragazzo di appena 17 anni
“Una scoperta macabra”. Così hanno titolato i principali giornali francesi – in particolar modo Le Parisien – l’ultima notizia che ha sconvolto la città di Marsiglia. Nella notte tra martedì e mercoledì, in uno dei quartieri cittadini sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per la segnalazione di un auto in fiamme. Erano circa le 4 del mattino quando la volante è arrivata sul posto per spegnere l’incendio. L’operazione è durata solo pochi minuti, al termine dei quali i pompieri hanno iniziato le analisi intorno alla carrozzeria bruciata della vettura. L’obiettivo era quello di individuare la causa delle fiamme, ma non si sarebbero mai aspettati di scoprirvi all’interno un cadavere.
Aperte tutte le portiere, non hanno individuato prove tra i sedili, per lo meno fino a quando non sono andati a controllare all’interno del portabagagli. Da qui è emerso un corpo quasi interamente carbonizzato. Le braccia erano dietro la schiena, le gambe attaccate, come se prima di ucciderlo fosse stato legato. La testa era avvolta in un sacchetto di plastica, sulla pelle – per lo meno nelle parti non bruciate – emergevano delle ferite, forse da arma da taglio, soprattutto sul volto e sulle gambe. La convinzione diffusasi durante le indagini è che questo fosse già morto prima ancora dell’incendio.
Il cadavere è stato preso in esame dalla scientifica. Nelle scorse ore si è tentato di risalire all’identità, ma senza successo. Gli unici risultati delle prime analisi è che potrebbe trattarsi di un ragazzo – quindi di sesso maschile – di circa 17 anni di età. Non sono chiari ulteriori dettagli, né tantomeno nome e cognome della vittima. Le indagini dei prossimi giorni serviranno anche a questo, per capire chi fosse la persona ritrovata dai pompieri dentro la macchina. Arrivare a lui, potrebbe aprire nuove strade alle ricerche.
In particolar modo, scoprire i dettagli sulla sua vita renderebbe più facile capire perché sia stato ucciso. In questo senso, mentre si cercano prove, si attendono anche denunce di ragazzi scomparsi per tentare di facilitare il tutto. Per il momento le uniche opzioni che sorgono nella mente dei poliziotti fanno riferimento a un regolamento di conti. Le modalità di uccisione, l’occultamento del cadavere, il velo di mister sopra tutto il caso si abbinano alla perfezione a quel tipo di triste realtà. Prima di giungere a conclusioni, però, sarà necessario approfondire ancora la questione e far emergere nuove prove che indirizzino la strada.