Quando arriva l’estate, i secchi dell’umido iniziano a pullulare di piccole larve: la guida per risolvere questo problema
Siamo ormai in piena estate, le temperature si sono alzate notevolmente e il calo ha iniziato da tempo a fare effetto sulla vita delle persone. Sudorazione continua, impossibilità di muoversi serenamente per le vie della città e nei casi peggiori anche malori negli individui più sensibili. Insomma, l’estate è bella, porta le vacanze, ma anche lei ha i suoi contro. Tra questi ce n’è uno sottovalutato ma che, in effetti, causa non poco fastidio nelle case: quello dei secchi dell’umido. Quando la temperatura si fa molto elevata, questo si scalda e inizia a emanare un fetore insopportabile nelle nostre abitazioni.
Come se non bastasse, alla puzza seguono anche altre problematiche, tra tutte la nascita di quei fastidiosi vermetti che lo invadono. Ma da cosa è dovuto? Quando il clima si fa più rovente, in casa si diffondono più mosche e moscerini della frutta. Questi, ovviamente, si mettono subito alla ricerca di un luogo idoneo per poter depositare le proprie uova e lo trovano dentro i suddetti bidoni. Quando arriva il momento della schiusa, spesso sincronizzata, dalle migliaia di uova partorite escono fuori questi vermicelli che iniziano a popolare il secchio, cibandosi di quei resti che noi siamo soliti buttare perché avanzati o non mangiabili.
Che cosa fare quindi in questi casi? Prevenire è meglio che curare. Dominique Debie di Rentokil, un’azienda specializzata nella prevenzione e nel controllo dei parassiti, ci suggerisce di: “Gettare meno residui di cibo umidi possibile nel contenitore dei rifiuti e prestare particolare attenzione ai resti di carne e pesce. È sempre meglio mettere il bidone della spazzatura all’ombra e tenerlo chiuso il più spesso possibile“. Questo per evitare di attirare le mosche e quindi la deposizione delle uova. Se, però, non è possibile eseguire un controllo così rigido, allora esistono altre due opzioni:
“Appendere un pigliamosche vicino al contenitore della spazzatura: strisce adesive, una rete elettrica o un sistema di aspirazione. Oppure, porre uno strato di borotalco, paglia o vecchi giornali sul fondo che assorbirà l’umidità nel cestino“. È chiaro che questi accorgimenti possono diminuire il numero di presenze aliene all’interno del cestino, non farlo scendere a zero. Sbarazzarsi quindi del contenuto il più velocemente possibile, è un’aggiunta valida per impedire che diventi la nuova casa di questi insetti. L’importante è che ci si ricordi poi di pulire il contenuto, per levare tutte le piccole uova, per poi: “mettere la scatola al sole per un po’“.