Una madre abbandona il figlio appena nato dentro il bagno di un campo da golf, viene arrestata dopo il ritrovamento del figlio senza vita
Gli ultimi avvenimenti hanno acceso i fari su quella che in Italia viene chiamata ‘la sindrome del bambino dimenticato’. Fa riferimento a quelle dolorose situazioni in cui un genitore si dimentica il proprio figlio in macchina, nella stragrande maggioranza dei casi condannandolo a morte. Nel nostro paese solo nell’ultimo anno sono stati due i casi. Il più recente è avvenuto nella città di Venezia. Stando ad una prima ricostruzione, la piccola – a causa di un tragico errore – sarebbe stata dimenticata nell’auto dal papà. Quando l’uomo è tornato nel posto dove aveva parcheggiato si è reso conto della tragedia, ed ha chiamato, purtroppo, inutilmente i soccorsi.
Il governo italiano negli ultimi anni si è mosso per evitare casi di questo tipo. Dal 2020, infatti, è obbligatorio montare un seggiolino con dispositivo antiabbandono. Sul mercato ne esistono decine di tipi, il costo va dai 30 ai 100 euro, le multe da 83 fino a 332 euro, decurtazione di 5 punti dalla patente che viene sospesa per 15 giorni in caso di recidiva. Una regolamentazione stringente, ma forse non a sufficienza. Non sappiamo, infatti, quanti in Italia li abbiano realmente installati nelle vetture, dimenticando probabilmente il loro vero e importante scopo.
Madre abbandona il figlio neonato in un bagno
Quanto accaduto a Venezia non è un caso isolato. I dati statistici rivelano che solo negli Stati Uniti negli ultimi 25 anni sono morti, dimenticati in auto, 800 bambini. Si tratta – spiegano gli esperti – di una vera e propria sindrome, una amnesia dissociativa, un fenomeno temporaneo a cui chiunque può andare incontro. Se in questi casi è difficile esprimere un giudizio o comunque prendere una posizione, quello che che è successo di recente in Giappone è ben distante dai concetti di amnesia o dimenticanza. Il fatto incriminato è avvenuto a Osaka e ad essere stata arrestata dalla polizia locale è stata una madre di 28 anni.
Questa volta, però, non si è trattato di una dimenticanza, bensì di un vero e proprio abbandono. La ventottenne, secondo le ricostruzioni della polizia, avrebbe lasciato il piccolo in un bagno di un campo da golf presso il Dunlop a Kita Ward, chiudendolo in un sacchetto, subito dopo averlo partorito. Una versione confermata dalla stessa donna durante l’interrogatorio. E mentre nel mondo c’è chi disperato si condanna per una fatale dimenticanza, a Osaka c’è chi come se nulla fosse dà alla luce un figlio e lo abbandona, voltando le spalle a ogni forma di umanità.