Talent Tech in Italia: opportunità, insoddisfazione e strategie di retention
Il panorama lavorativo italiano sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale, con una crescente domanda di professionisti nel settore tecnologico. Il report “The Tech Talent Explorer” di HAYS offre uno sguardo approfondito sulle dinamiche attuali del mercato del lavoro tech, evidenziando sia le opportunità che le sfide per i talenti italiani.
Secondo l’analisi condotta da HAYS Italia, figure come Data Engineer, Software Developer ed esperti di Cloud sono sempre più ricercate nei settori della manifattura, automotive ed energia. Questa tendenza non è limitata al territorio nazionale ma si inserisce in un contesto più ampio che vede un aumento della richiesta del 35% nell’ultimo anno a livello EMEA. Oggi questi professionisti rappresentano il 30% delle richieste totali da parte delle aziende, segno inequivocabile dell’importanza crescente delle competenze digitali nel mondo del lavoro.
Nonostante le numerose opportunità offerte dal mercato, quasi un terzo dei professionisti tech italiani esprime insoddisfazione per la propria posizione lavorativa. Le principali cause di malcontento sono legate a salari non competitivi (57%), mancanza di opportunità di sviluppo professionale (52%) e scarsità di prospettive per l’avanzamento di carriera (42%). Questa situazione ha portato molti a considerare un cambio aziendale nel corso del 2024.
L’Italia si posiziona agli ultimi posti nella classifica europea riguardante le aspettative di crescita salariale per il 2024, con solo il 30% dei lavoratori tech che prevede un aumento contro una media EMEA del 68%. Paesi come Olanda, Spagna e Danimarca mostrano invece aspettative molto più ottimistiche. In termini assoluti, il salario medio annuo (RAL) per un professionista tech in Italia è pari a €53.300, con variazioni significative in base all’esperienza accumulata. A differenza degli altri Paesi dell’area EMEA analizzati nel report “The Tech Talent Explorer”, i lavoratori tech italiani pongono particolare enfasi sul work-life balance (49%), seguito dallo sviluppo adeguato della carriera (47%) e dai benefit aziendali (45%). Tra i benefit più apprezzati figurano l’assicurazione sanitaria o copertura medica privata (57%) e l’utilizzo dell’auto aziendale (52%).
Per contrastare la tendenza alla mobilità dei talenti tecnologici è fondamentale che le aziende italiane adottino strategie mirate alla loro retention. Ciò include non solo adeguamenti salariali competitivi ma anche investimenti significativi nello sviluppo professionale continuo dei dipendenti. Inoltre, data l’elevata valutazione del work-life balance da parte dei lavoratori italiani, politiche flessibili relative agli orari e al luogo di lavoro possono rappresentare fattori decisivi nella scelta o meno da parte dei talenti tecnologici di rimanere all’interno dell’azienda. Mentre il mercato italiano offre numerose opportunità ai suoi talenti tecnologici grazie alla crescente digitalizzazione delle imprese tradizionalmente orientate verso la manifattura ed altri settori chiave dell’economia nazionale; affrontare le sfide legate alla soddisfazione lavorativa sarà cruciale per garantire la loro permanenza all’interno delle strutture italiane.