Morso del cobra: scoperto nuovo antidoto ed è un farmaco che già utilizziamo da anni per malattie cardio vascolari
Ogni anno, migliaia di persone perdono la vita a causa dei morsi di cobra, mentre centinaia di migliaia subiscono mutilazioni e danni irreversibili dovuti alla necrosi causata dal loro veleno. Questa minaccia persistente ha spinto i ricercatori a cercare soluzioni innovative per combattere gli effetti letali dei serpenti più temuti al mondo. Recentemente, un gruppo di scienziati dell’University of Sydney e della Liverpool School of Tropical Medicine ha fatto una scoperta rivoluzionaria che potrebbe cambiare le sorti di molti: un antidoto low cost contro il veleno del cobra basato sull’eparina.
L’utilizzo dell’eparina come antidoto rappresenta una svolta significativa nella lotta contro i morsi di cobra. Tradizionalmente, il trattamento si basava su antiveleni costosi che non erano in grado di curare efficacemente la necrosi della carne nel punto del morso. L’eparina, d’altra parte, è un anticoagulante economico e ampiamente disponibile che ora si dimostra efficace anche nel neutralizzare le tossine presenti nel veleno dei cobra. Questa scoperta non solo promette di ridurre drasticamente le ferite da necrosi ma potrebbe anche migliorare significativamente i tassi di sopravvivenza delle vittime.
La ricerca condotta dagli scienziati ha utilizzato tecnologie avanzate come l’editing genetico Crispr per identificare i geni umani necessari al veleno per causare necrosi e trovare modi per bloccarlo. Concentrandosi sull’eparina e sui farmaci correlati, hanno dimostrato che questi possono agire come esca legandosi alle tossine del veleno e neutralizzandole efficacemente. Questa strategia innovativa apre nuove strade per il trattamento dei morsi di serpente, rendendo l’antidoto più accessibile a livello globale.
I morsi di serpente rappresentano una grave minaccia soprattutto nelle comunità rurali dei Paesi a basso e medio reddito dove l’accessibilità ai trattamenti è limitata. L’introduzione dell’eparina come antidoto low cost potrebbe avere un impatto profondo su queste comunità, riducendo sia la mortalità sia le disabilità permanenti causate dai morsi. La facilità d’accesso all’eparina potrebbe quindi salvare molte vite umane ed evitare amputazioni o altre forme gravi di disabilità.
L’iniziativa dell’Oms mirata a ridurre della metà il peso globale del morso di serpente entro il 2030 riceve con questa scoperta un impulso significativo verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati. La possibilità che l’eparina diventi presto un trattamento standardizzato offre speranza non solo agli scienziati ma anche alle milioni di persone vulnerabili ai morsi dei serpenti in tutto il mondo. La riscoperta dell’eparina come possibile antidoto contro il velenoso morso del cobra segna un passaggio cruciale nella medicina tropicale moderna. Grazie agli sforzi congiunti degli scienziati internazionalmente riconosciuti, si apre una nuova era nella prevenzione delle mortilità legate ai serpenti venefici offrendo allo stesso tempo una soluzione economica ed efficace accessibile globalmente.