Le parole del presidente La Russa sul giornalista aggredito a Torino stanno facendo molto discutere. Insogno le opposizioni, Donzelli in difesa del presidente.
La nuova aggressione nei confronti di un giornalista sta facendo discutere. Andrea Joly, cronista de La Stampa, è stato duramente picchiato da alcuni militanti di CasaPound a Torino. Una vicenda che ha immediatamente portato il mondo della politica ad esprimere la propria condanna per quanto successo. Ma nelle ultime ore le parole del presidente La Russa a margine di un evento stanno facendo molto discutere.
L’inquilino di Palazzo Madama, come riportato dal Corriere della Sera, ha condannato il gesto ed espresso solidarietà nei confronti della persona aggredita, ma allo stesso tempo sottolineato che ci vuole “un modo più attento per fare incursioni legittime. Non credo che passasse di lì per caso. Ma questo non può assolutamente giustificare quanto successo. Sciogliere CasaPound? La scelta non spetta a me. C’è un percorso da fare. Ma attenzione c’è un consigliere del Pd che ha fatto male ad uno della Lega, non vorrei che si arrivasse a chiedere di sciogliere anche i dem“.
Le opposizioni attaccano, Donzelli lo difende
Le parole di La Russa hanno portato ad una vera e propria polemica politica. Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, ha parlato di “dichiarazioni inammissibili e paragoni le manifestazioni di CasaPound a quelle di una forza politica come la nostra. Tutto questo è inaccettabile“. Mentre Nicola Fratoianni ha sottolineato come “la destra è allergica ai giornalisti liberi“.
In difesa del presidente del Senato da parte della maggioranza. “Io ho letto una condanna molto netta da parte del presidente La Russa – ha dichiarato il responsabile organizzativo di FdI, Giovanni Donzelli – poi se uno prende nella frase complessiva, una parola è diverso. Però c’è una condanna molto netta e chiara come fatto anche da me personalmente e dal premier Meloni. Non ho sentito, invece, una notizia sulla bomba carta in una sede di Fratelli d’Italia“.
Aggressioni a giornalisti, Mattarella: “Come a Torino, documentazione di ciò che avviene. Senza obbligo di sconto”
“Negli ultimi tempi sono aumentate le aggressioni nei confronti dei giornalisti che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è proprio questo. Come anche a Torino nei giorni scorsi: documentazione di quel che avviene senza obbligo di sconti, luce gettata su fatti fino a questo momento trascurati. La democrazia è un potere di un popolo informato. Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione è eversivo e va contro la Repubblica“, lo ha dichiarato il presidente Mattarella.
