Le autorità francesi garantiranno massima sicurezza alla selezione israeliana per le Olimpiadi, intanto in Francia scoppiano le proteste
La situazione israeliana, in virtù del conflitto in corso con la Palestina, è molto delicata e delicata lo sarà anche in vista delle Olimpiadi che avranno inizio a breve a Parigi. Una situazione che ha spinto il governo a garantirgli una protezione 24 ore su 24 durante i giochi olimpici, come confermato lunedì dal ministro degli Interni francese. Una decisione che ha scatenato nel Parlamento un pesante dibattito. In particolar modo, con un parlamentare di estrema sinistra ha affermato che la delegazione israeliana non era la benvenuta e ha invitato a protestare contro la loro partecipazione.
Da questo dibattito è inevitabile che scaturisca un clima delicato. In vista dell’inizio della manifestazione sono molte le preoccupazioni per la sicurezza in un momento di crescenti tensioni geopolitiche per le guerre in Ucraina e Gaza. La guerra di Israele contro Hamas – che sta devastando Gaza – è diventata un parafulmine tra l’estrema sinistra francese, con alcuni critici che accusano i membri filo-palestinesi di antisemitismo. In questo scenario, il ministro degli Esteri Stephane Sejourne ha dichiarato lunedì a Bruxelles: “Voglio dire che a nome della Francia” – riferendosi alla delegazione israeliana – “vi diamo il benvenuto per questi Giochi Olimpici e garantisco loro la massima sicurezza“.
Proprio in questo senso, sabato è andata in scena una manifestazione pro-Gaza, durante la quale il deputato del partito di estrema sinistra France Unbowed (LFI) Thomas Portes è stato filmato mentre diceva che gli atleti olimpici israeliani non erano i benvenuti: “Siamo a pochi giorni da un evento internazionale che si terrà a Parigi, ovvero i Giochi Olimpici. E sono qui per dire che no, la delegazione israeliana non è la benvenuta a Parigi. Gli atleti israeliani non sono i benvenuti alle Olimpiadi Giochi a Parigi“, avrebbe detto, stando a quanto emerge dai video popolari sui social.
Portes ha evitato di rispondere – non smentendo o confermando – la notizia, davanti alla richiesta della Reuters. Allo stesso modo l’ambasciata israeliana ha rifiutato di commentare. Alcuni legislatori della LFI hanno tentato di difendere Portes, tra questi Manuel Bompard. L’alto funzionario del partito, ha scritto su X di sostenerlo: “Di fronte alle ripetute violazioni del diritto internazionale da parte del governo israeliano, è legittimo chiedere che i suoi atleti gareggino sotto una bandiera neutrale ai Giochi Olimpici“, ha scritto. Non è chiaro se le autorità israeliane prenderanno parte alla cerimonia di apertura lungo la Senna, dove gli atleti sfileranno su delle chiatte.