Una donna è stata arrestata per aver fatto ingrassare il proprio cane fino a causare la sua morte per un problema al fegato
Quando si sceglie di adottare un cucciolo, bisogna essere consci delle proprie responsabilità. Seguirlo attentamente, gestirlo e non lasciarsi andare a eccessi o troppe libertà può fare la differenza per garantirgli una vita agiata e in salute. Un concetto che una donna di Auckland, in Nuova Zelanda, non ha forse compreso alla perfezione. Senza mettere in discussione l’affetto che provava nei confronti del suo cane, questa non è stata in grado di gestirlo in modo sano. Dandogli da mangiare fino a 10 pezzi di pollo al giorno, più dolcetti per animali che comprava al supermercato, ha portato il suo cane di piccola taglia ad arrivare a pesare 53,7 kg.
Non in grado di porsi limiti, l’amico a quattro zampe mangiava tutto ciò che gli veniva offerto. Questo fino a quando non ha raggiunto una quantità di grasso tale da non riuscire a stare in piedi. Una situazione inaccettabile e soprattutto pericolosa che ha spinto la polizia a incaricare SPCA per dei controlli. L’organizzazione per la protezione degli animali, dopo averlo osservato ha deciso di proseguire con il sequestro e la riassegnazione di Nuggi (questo il nome del cagnolino). Stando a quanto scrivono nei documenti ufficiali, era così obeso da sentire il suo cuore con uno stetoscopio. Il battito non riusciva a penetrare nel grasso e presentava delle malattie cutanee.
Una serie di problematiche che due mesi fa hanno portato alla morte di Nuggi, per una malattia incurabile al fegato. Nonostante fosse riuscito a perdere quasi 10 kg, questo non è bastato per salvargli la vita. Todd Westwood, direttore generale della SPCA, aha ammesso che secondo lui questo era: “uno degli animali più obesi che abbiamo mai incontrato. Era drasticamente sovralimentato e invece di cercare aiuto o cambiare il suo comportamento, la sua proprietaria ha continuato a sovralimentarlo finché non riusciva a malapena a camminare. Tutto questo è inaccettabile”.
Dopo la scomparsa del cucciolo, il caso ha avuto un risalto mediatico tale da spingere molte persone a chiedere un intervento governativo. In questo senso, il tribunale dopo aver analizzato la questione ha deciso di condannare la donna a due anni di reclusione. Questa dovrà anche pagare una multa da 670 euro. Inoltre, non le sarà permesso tenere più animali nei prossimi anni. Una sentenza che vuole creare anche un precedente, oltre a fungersi da esempio. L’alimentazione e l’esercizio fisico sono aspetti fondamentali e dai quali non si può prescindere nella cura di un animale, di qualunque specie sia questo.