Operazione anti truffe online in tutta Italia: quali sono le più diffuse
La Polizia di Stato ha messo in atto un’operazione di vasta portata per contrastare le truffe online, che vanno dalle frodi sui social network agli annunci di vendita fraudolenti. Coordinata dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, l’operazione ha visto l’impiego di oltre 160 operatori specializzati nei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica.
Gli interventi hanno riguardato soggetti residenti in diverse regioni italiane, tra cui Campania, Puglia e Lombardia. Le perquisizioni effettuate hanno permesso di raccogliere importanti elementi probatori a supporto delle indagini.
Dal falso figlio ai social, ecco le truffe
Le modalità con cui i malintenzionati operano sono variegate e ingegnose. Tra queste spicca la truffa del falso operatore: i criminali si fingono dipendenti bancari o forze dell’ordine per avvertire della presenza di accessi anomali sul conto corrente delle vittime, convincendole a trasferire denaro su conti “sicuri”. Altrettanto diffusa è la truffa del “falso figlio”, dove il truffatore si spaccia per un parente in difficoltà economiche a causa della perdita dei documenti personali o del bancomat. Non mancano poi gli annunci fraudolenti sui social network, dove vengono proposti beni e servizi inesistenti a prezzi vantaggiosissimi.
Il fenomeno delle frodi online è in preoccupante crescita: nel solo primo semestre dell’anno corrente, la Polizia Postale ha investigato su circa 14.000 casi di truffe online e frodi informatiche con un incremento del +10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa escalation non solo testimonia l’aumentata audacia dei cybercriminali ma anche una maggiore attenzione da parte delle autorità nel perseguirli. Le somme sottratte alle vittime ammontano a circa 114 milioni di euro nel periodo considerato, segnando un aumento drammatico (+71%) rispetto all’anno precedente.
L’intensificarsi delle attività investigative e preventive da parte della Polizia Postale rappresenta una risposta concreta al crescente fenomeno delle frodi informatiche che colpisce cittadini sempre più spesso inconsapevolmente coinvolti in meccanismi fraudolenti sofisticati. La collaborazione tra le forze dell’ordine e i cittadini rimane fondamentale per arginare questo tipo di criminalità che sfrutta le potenzialità offerte dalla rete per perpetrare i propri illeciti.