Antonio Pignataro attuale consulente per le Politiche antidroga, si schiera a favore del divieto di coltivazione e commercializzazione della cannabis light.
Antonio Pignataro rimane una figura centrale nella lotta contro la cannabis in Italia. La sua determinazione nel difendere la vita e la salute delle persone si riflette nel suo sostegno all’emendamento che vieta la cannabis light. Per Pignataro, la droga, in qualsiasi forma, rappresenta una minaccia grave e il suo impegno è volto a garantire che le politiche antidroga proteggano efficacemente la società.
Nel giugno 2018, Antonio Pignataro, allora questore di Macerata, fece notizia chiudendo i negozi che vendevano prodotti a base di cannabis light e denunciandone i titolari per spaccio. Fu il primo in Italia a prendere una posizione così netta, guadagnandosi il soprannome di “questore anti-cannabis”. Oggi, come consulente del Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, Pignataro continua la sua battaglia, sostenendo l’emendamento al Decreto Sicurezza che vieta la coltivazione e la commercializzazione della cannabis light.
Pignataro: un servitore dello Stato
Antonio Pignataro si definisce un servitore dello Stato, con il compito di difendere la vita e la salute delle persone. La sua posizione contro la cannabis light non è solo una questione di legge, ma di tutela dei beni primari della società. Pignataro afferma che la comunità scientifica e le comunità terapeutiche da anni sottolineano la pericolosità della cannabis, che non dovrebbe essere considerata una droga leggera, ma al pari di sostanze pesanti come cocaina, eroina e droghe sintetiche.
L’emendamento al Decreto Sicurezza, che introduce il divieto di coltivazione e commercializzazione della cannabis light, è visto da Pignataro come un passo necessario per proteggere la salute pubblica. Egli sottolinea che anni di inazione hanno portato a una situazione di emergenza droga, con un prezzo sociale alto da pagare. La cannabis, secondo Pignataro, è pericolosa e il divieto mira a prevenire i danni associati al suo usO.
Antonio Pignataro e la battaglia contro la cannabis
Nel suo ruolo di consulente per le Politiche antidroga, Pignataro continua a promuovere una linea dura contro la cannabis. La chiusura dei negozi di cannabis light a Macerata è stata solo l’inizio di una più ampia campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla pericolosità di questa sostanza. Pignataro insiste che la cannabis light non è innocua e che i rischi per la salute sono troppo elevati per essere ignorati.