Caldo rovina sonno, Italia fra Paesi più colpiti, le categorie più colpite

I rischi per la salute legati al caldo notturno che rovina sonno e salute, Italia fra Paesi più colpiti, le categorie più colpite

Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha portato a un aumento significativo delle temperature notturne, influenzando negativamente il sonno e la salute di circa 2,4 miliardi di persone in tutto il mondo. Secondo una nuova analisi condotta da Climate Central, l’Italia si posiziona tra i primi tre Paesi europei per numero di notti con temperature superiormente elevate. Città come Napoli, Milano, Torino e Roma hanno registrato un incremento considerevole del numero di notti con temperature sopra i 18°C, i 20°C e persino i 25°C.

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Come il caldo attacca il sonno – notizie.com

Le alte temperature durante la notte possono avere effetti devastanti sulla salute umana. Impedendo alla temperatura corporea di abbassarsi durante le ore notturne, aumentano il rischio di patologie cardiovascolari e incidono negativamente sulla qualità del sonno. Questa situazione può portare a una vasta gamma di problemi fisici e mentali, inclusi disturbi cognitivi e difficoltà nell’apprendimento. Inoltre, un sonno disturbato da alte temperature può ridurre l’aspettativa di vita.

Gruppi vulnerabili maggiormente colpiti

L’analisi evidenzia come il caldo notturno incida in modo sproporzionato su gruppi vulnerabili quali neonati, anziani e donne incinte. Le disparità economiche giocano un ruolo significativo nella vulnerabilità delle persone agli effetti delle alte temperature: le popolazioni a reddito più basso sono particolarmente esposte a causa della qualità inferiore delle abitazioni e della mancanza di sistemi di climatizzazione adeguati.

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Colpiti i più vulnerabili – notizie.com

Le città soffrono particolarmente degli effetti del caldo estremo a causa del fenomeno dell’isola di calore urbana. Questa situazione si verifica quando le aree urbane registrano temperature significativamente superiori rispetto alle zone rurali circostanti a causa dell’accumulo del calore nei materiali edilizi e nell’asfalto. Tale fenomeno aggrava ulteriormente gli effetti negativi sul sonno e sulla salute dei cittadini urbani.

Il contesto globale vede ondate di calore sempre più frequenti ed estreme come conseguenza diretta del cambiamento climatico causato dall’utilizzo dei combustibili fossili. Giugno 2024 è stato segnalato come l’inizio dell’estate più torrida mai registrata fino ad ora con un aumento medio della temperatura globale che supera i livelli pre-industriali.

L’aumentata frequenza delle ondate calorose durante la notte rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica globale. La ricerca sottolinea l’urgenza nel ridurre le emissioni dei gas serra attraverso politiche ambientali mirate alla protezione dei boschi ed alla cessazione dell’utilizzo dei combustibili fossili per mitigare gli impatti futuri sul clima terrestre.

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