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Apple Store, cambia tutto dopo gli avvertimenti dell’Unione Europea

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Marco Ercole

Apple rischia una multa molto pesante dalla Commissione Europea per aver infranto una nuova legge sui Mercati Digitali

La Apple è stata costretta a intervenire sul proprio App Store lo scorso giovedì, dopo che  l’Unione Europea ha accusato il produttore di iPhone di infrangere alcune nuove regole digitali. In particolar modo, l’accusa fa riferimento alla violazione del Digital Market Act. Si tratta di una norma che ha come scopo quello di frenare il potere delle principali piattaforme Internet. Corrisponde al Regolamento sui Mercati Digitali che stabilisce una serie di obblighi e divieti che vogliono arginare gli abusi degli operatori dominanti. Non è un segreto, infatti, che da tempo i grandi colossi tech sfruttano la loro posizione dominante sul mercato per instaurare monopoli.

La Apple è stata accusata dall’UE di non aver rispettato il DMA (Pixabay) – Notizie.com

La DMA si pone in opposizione proprio a questo. Vuole evitare che le grandi aziende sfruttino il proprio potere per determinare gli equilibri del mercato. Entrando maggiormente nel dettaglio, dall’Europa fanno sapere che Apple avrebbe posto diverse restrizioni su suo store. Gli sviluppatori di app, infatti, non potevano comunicare, promuovere offerte e concludere contratti attraverso il canale di loro scelta. Un limite che, stando a quanto riportano alcuni media, dall’azienda tecnologica avrebbero già provvisto a rimuovere, offrendo agli sviluppatori nuove possibilità di comunicazione e, soprattutto, più libere rispetto alle precedenti.

Apple rischia una multa pesante

Tra le maggiori limitazioni nei confronti degli sviluppatori, la UE contesta la richiesta di pagare una commissione del 5% sulle vendite di beni e servizi digitali effettuate su qualsiasi piattaforma entro un anno dalla prima installazione di un’app da parte di un utente. Attualmente la Commissione Europea ha avviato un’indagine, ancora in corso, che potrebbe presto portare a una multa equivalente a circa il 10% del fatturato dell’azienda che, in caso di recidività, potrebbe salire anche fino al 20%. Cifre non banali che inevitabilmente porteranno a una reazione. A dire il vero, una prima forza di tutela sarebbe già arrivata.

La risposta della Apple (Pixabay) – Notizie.com

La stessa Apple, infatti, in un comunicato ufficiale, ha voluto prontamente sottolineare di aver effettuato dei cambiamenti, facendo valere la propria posizione: “Abbiamo già apportato una serie di modifiche per conformarsi al DMA” – scrivono prima di aggiungere – “Siamo fiduciosi che il nostro piano sia conforme alla legge e che oltre il 99% degli sviluppatori pagherebbe ad Apple commissioni uguali o inferiori in base ai nuovi termini commerciali che abbiamo creato. Tutti gli sviluppatori che operano nell’UE sull’App Store hanno l’opportunità di utilizzare le funzionalità che abbiamo introdotto, inclusa la possibilità di indirizzare gli utenti dell’app al web per completare gli acquisti a un prezzo molto competitivo, come abbiamo fatto abitualmente”. 

 

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