Gli scienziati avvertono il mondo sulle pericolose conseguenze che i fossili trovati in alcune calotte della Groenlandia possono avere
La Groenlandia è una vera e propria miniera di fossili e minerali. Una terra che a livello storico nasconde segreti preziosi. D’altronde, in questi territori gli scienziati hanno scoperto nel passato resti di piante e insetti, nascosti sotto una calotta di ghiaccio profonda tre chilometri verso il centro dell’isola. Ritrovamenti che forniscono una prova chiara che quasi tutto questo vasto territorio era verde milioni di anni fa, quando nell’atmosfera i livelli di carbonio erano molto più bassi rispetto a quelli di oggi. In una ricerca pubblicata negli Atti della National Academy of Sciences, alcuni scienziati hanno approfondito il tema dell’evoluzione del territorio, facendo una scoperta inaspettata.
Questi, infatti, hanno evidenziato un potenziale innalzamento del livello del mare globale. Un innalzamento che sarebbe dovuto dalla situazione climatica causata dall’uomo che con il tempo è peggiorata drasticamente, molto di più rispetto a quanto calcolato anni fa. Il luogo su cui sono stati condotti questi studi è una calotta in particolar modo, denominata GISP2. Da qui sono emersi i primi fossili che testimoniano la presenza di una vita vegetale passata e che in pochi potevano anche solo immaginare. Una verità inizialmente inverosimile, ma che ora è stata finalmente dimostrata.
Paul Bierman, professore di scienze ambientali all’Università del Vermont, e tra i protagonisti della ricerca ha confessato che: “Abbiamo visto i fossili dopo solo la prima ora, forse anche mezz’ora, di lavoro”. Tra i ritrovamenti più significativi c’erano del legno di salice spesso tre pollici, spore di muschio, funghi e l’occhio composto di un insetto e un seme di papavero, che insieme suggeriscono un vibrante ecosistema. Proprio queste calotte, che conservano un segreto tanto bello e affascinante, stanno però vivendo un periodo complicato e temono un futuro ancor peggiore. L’avvertenza degli scienziati, in questo senso, è a dir poco preoccupante e rischia di minacciare la nostra stessa vita sul pianeta.
Se, infatti, le emissioni di gas serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili non verranno ridotte drasticamente, la calotta glaciale della Groenlandia potrebbe sciogliersi quasi completamente. Questo provocherebbe inevitabilmente un innalzamento del livello del mare di circa sette metri che spazzerebbe via molte aree del pianeta e tutte le città costiere. Ancora Bierman avverte che: “Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo perderanno il posto in cui vivere. Ora sappiamo con certezza che il ghiaccio era scomparso non solo a Camp Century, ma anche a GISP2, proprio al centro della calotta glaciale. Questo ci fa capire che l’intera calotta glaciale è vulnerabile allo scioglimento”.