Un pescatore ha tirato su con la rete uno squalo giocattolo che, nel 1997, era finito in mare a causa di una forte tempesta
Nel 1997, nei pressi di Land’s End in Cornvoaglia, il mercantile Tokyo Express fu colpito da un forte maremoto che rovesciò in mare 62 contenier che trasportavano al loro interno circa cinque milioni di pezzi prodotti dalla Lego. Tra questi vi erano 352.000 paia di pinne, 97.500 bombole da immersione, 92.400 spade, 33.941 draghi, 4.200 polpi di colore nero e 50.000 squaletti. Questa loro particolarità, quindi quella di essere sparsi per il mare, li ha resi oggetti molto ambiti tra i beachcomber. Il beachcombing è un’attività che consiste in un individuo che ‘pettina’ (quindi ripulisce) la spiaggia e la zona del bagno asciuga, alla ricerca di oggetti di valore, utilità o, appunto, di interesse.
Questa pratica ha reso la caccia a questi componenti una vera e propria moda, diffusasi a livello locale. In particolar modo, ha portato anche alla nascita di un gruppo specializzato nel conteggio di questi esemplari. Il loro compito è quello di tener traccia di quali e quanti blocchi sono già stati recuperati. Un lavoro reso possibile dal fatto che il numero dei pezzi esistenti è conosciuto e che quindi può facilmente essere compreso quanti ne mancano alla conta. La maggior parte si ritrova in Inghilterra, ma alcuni sono stati ritrovati anche nel territorio belga, probabilmente trasportati dalla corrente.
Lo scorso giovedì dalla lista è stato possibile spuntarne uno. A trovare uno dei tanti squaletti è stato il pescatore 35enne Richard West che, dando un’occhiata nella sua rete, ha visto che tra i pesci è spuntato questo piccolo componente: “Ho subito riconosciuto di cosa si trattava perché da bambino avevo degli squali Lego in un set di pirati. Ho pensato che fossero fantastici”, ha raccontato West ai microfoni della BBC. L’uomo ha subito contattato la Lego Lost at Sea per capire quale fosse la provenienza dello squalo, cercando di capirne la storia e le condizioni.
Il ritrovamento è stato preso di buon grado anche dalla stessa organizzazione che, sui propri canali social, l’ha celebrata scrivendo: “Oh mio Dio, il nostro primo squalo Lego del Grande disastro Lego del 1997 è appena stato tirato su dalle profondità! Catturato nella rete di un pescatore e un po’ malconcio e ferito dopo 27 anni trascorsi sul fondo dell’oceano, questo squalo Lego è uno dei 51.800 persi in mare dal Tokio Express e l’unico che abbiamo mai visto”. Enorme la gioia della Lost of Sea, così come il pescatore che alla BBC ha aggiunto: “Ero così emozionato, questo squalo è un tesoro inestimabile”.