Un cinquantunenne è stato trovato morto dentro una diga, aveva confessato di aver ucciso suo padre colpendolo con un coltello
I genitori sono i primi a prendersi cura di noi. Ci crescono fin da neonati, fanno di tutto per metterci sulla strada giusta e per garantirci un futuro che sia il più roseo possibile. Un lavoro di grande responsabilità, arduo, difficilissimo e pieno di intoppi e di imprevisti da superare e che servono da lezione. Nonostante questo, nella vita familiare non mancano episodi in cui si può arrivare allo scontro. Opinioni differenti, situazioni compromettenti, casi di litigi che in rare occasioni – ma purtroppo esistenti – sfociano anche nella violenza verbale, ma non solo. Si tratta di episodi tanto tragici, quanto unici, ma che non sono assenti nella cronaca e che, anzi, talvolta la caratterizzano per settimane.
Quanto avvenuto in Giappone, nella prefettura di Gunma, ne è un esempio drammatico. Qui un uomo di 51 anni si è reso protagonista di un atto osceno che è costato la vita di suo padre e la sua, oltre all’incolumità di tutta la sua famiglia. Non sono noti i moventi dietro quel che è avvenuto. Non si sa se si sia trattato di un atto istintivo, oppure se di un qualcosa di premeditato. Quel che è certo è che la polizia sta indagando per capire cosa ci sia dietro tutto ciò.
Il corpo di Koichi Kigure, assassino del padre di 92 anni, è stato trovato nell’acqua della diga di Ayado, che si trova vicino al fiume Tone nella città di Showa. A rinvenirlo è stato un dipendente che lavorava nella struttura, intorno alle 8:30 di sabato. Secondo quanto riferisce NHK, il luogo è a circa 18 chilometri da dove è stata ritrovata l’auto della vittima. Le ricerche dell’uomo erano iniziate dal 7 agosto, dopo che lui stesso aveva chiamato il 110, confessando alla polizia di aver ucciso suo padre Koichi nella loro casa a Minakami.
Quando le forze dell’ordine, però, sono andate presso la loro abitazione, hanno trovato il corpo del padre morto per ferite da coltello. Vicino al cadavere c’era anche il corpo di sua sorella, viva ma priva di sensi a causa di alcune ferite alla testa. Questa, quando si è risvegliata, ha raccontato di essere stata colpita dal fratello con un oggetto contundente. Dalla centrale fanno sapere che le sue condizioni sarebbero molto gravi e che resterà ricoverata fino a quando la situazione clinica non sarà migliore. Una sua ripresa potrebbe anche aiutare a comprendere eventuali motivazioni che si annidano dietro il delitto del padre e il suicidio di Koichi.