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Cronaca

“Denunciate i cittadini illegali”, la proposta crea polemica

Published by
Marco Ercole

Una proposta di legge, che invita a denunciare i cittadini che girano illegalmente per il Paese, ha scatenato molte polemiche

Una proposta di legge in Svezia ha creato molto scalpore. Colloquialmente nota come ‘legge click chip’, è stata progettata dai quattro partiti di destra che hanno formato un governo di coalizione nel 2022. Il suo scopo è quello di aumentare il flusso di denunce verso quelle persone sprovviste di permesso di soggiorno. In particolar modo, propone a tutti i lavoratori che fanno parte del settore pubblico di segnalare alle autorità coloro i quali si trovano nel paese illegalmente. A spiegarne la funzionalità e l’utilità è stato il Ministro della Migrazione. Questo ha spiegato che la misura è necessaria per contrastare l’immigrazione clandestina e garantire l’integrità delle decisioni del governo.

Nuova legge per denunciare i cittadini senza permesso di soggiorno (Pixabay) – Notizie.com

Ha anche aggiunto che in paesi come la Finlandia e la Germania, esistono – o stanno promuovendo – normative di questo genere. Il governo finlandese, infatti, sta valutando la possibilità di ampliare l’obbligo di denuncia per le persone senza documenti. In Germania da vent’anni si discute sugli obblighi di rendicontazione ai servizi sociali. Insomma, modalità diverse, ma uno stesso scopo che, per quanto corretto, non li ha esentati da durissime critiche. Sono state tante, infatti, le voci di dissenso alzatesi in coro per contrastare questa normativa. Alcune di queste sono arrivate a definirla perfino disumana.

La forte opposizione

Tra i tanti oppositori, a prender parola è stato Michele LeVoy, un portavoce della Piattaforma per la cooperazione internazionale con i migranti privi di documenti. Quest’ultima ha espresso i propri timori sulle possibili conseguenze di questa legislazione: “Le persone potrebbero essere riluttanti a mandare i propri figli a scuola e avere meno probabilità di accedere all’assistenza sanitaria o di denunciare i crimini commessi contro di loro. Questo è un disegno di legge completamente disumano” – dice, prima di continuare – “Le persone saranno terrorizzate in un certo senso. Perché qualcuno dovrebbe voler andare da qualche parte se sa che invece di ricevere cure, andare a scuola o in biblioteca, verrà semplicemente denunciato?”. 

Tante le opposizioni alla nuova legge (Pixabay) – Notizie.com

LeVoy è stato seguito anche dai vari gruppi istituzionali strettamente legati ai mestieri. Il primo a muoversi è stato l’Ordine dei medici svedese. Questo si è espresso fortemente contro la proposta, poiché la ritiene in conflitto con l’obbligo etico di fornire assistenza senza fare discriminazioni. A seguire poi altri gruppi professionali, tra i quali anche insegnanti e bibliotecari, che hanno addirittura minacciato di esser pronti a impegnarsi nella disobbedienza civile se la legge dovesse essere davvero introdotta. Una sfida lanciata al governo, una forma di protesta che non vuole sentir ragioni, pronta a reagire se la norma dovesse essere promulgata.

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Marco Ercole