Un ragazzo di soli 21 anni è stato trovato morto dentro una casa vacanza, la causa sarebbe, secondo la polizia, un nido di uccello
Una morte tanto tragica, quanto assurda quella avvenuta nell’isola di Maiorca e che ha come vittima Angelo, un turista olandese partito per una semplice vacanza. Il ragazzo, di soli 21 anni, ha perso la vita per avvelenamento da monossido di carbonio in una casa di vacanza a Playa de Palma. Ma a sorprendere, in particolar modo, è la causa che ha comportato il suo decesso. A comportare la diffusione di gas all’interno dell’abitazione, infatti, sarebbe stato un nido d’uccello, fatto di foglie e ramoscelli, costruito proprio sopra la canna fumaria. Questo avrebbe impedito che i gas emessi dalla caldaia potessero uscire all’esterno, costringendoli invece a ritornare dentro, dove Angelo e i suoi amici si trovavano.
Un dettaglio che ha fatto la differenza tra la vita e la morte e che, come spiega la polizia locale che ha condotto le indagini, ha portato all’accumulo fatale di monossido di carbonio tra le mura. Il ventunenne si trovava in vacanza insieme ad altri tre amici. Il terzo giorno, dopo esser usciti per passare una serata fuori, il ragazzo è tornato in casa e si è messo sotto la doccia. Lì è stato trovato da un suo coetaneo che ha pensato stesse dormendo. Quando dopo un po’, però, ha notato che non si svegliava ha chiamato i soccorsi ma, ormai, era troppo tardi.
Una perdita che ha addolorato l’intera famiglia, pronta a dare vita a una battaglia legale contro gli affittuari della villa. Stando a quanto riportano i media locali, i genitori avrebbe assunto un avvocato per andare più a fondo nella vicenda. La stanza di Angelo era proprio quella vicina alla caldaia. Insieme a lui dormiva un amico che, negli stessi giorni, ha accusato spesso dei forti mal di testa. Delle coincidenze fin troppo particolari e che, spontaneamente, hanno spinto anche le autorità ad accomunare il tappo fatto dal nido sulla canna fumaria alle motivazioni della morte di Angelo.
“Sembra che ci sia stata negligente manutenzione da parte del proprietario della casa e che Angelo ne sia rimasto vittima” ha detto uno dei parenti ai microfoni di AD.nl. Un altro di questi, invece, ha provato a giustificare il mancato controllo da parte dei ragazzi della caldaia: “Ma sembrava tutto molto bello nelle foto. Non avevano bisogno di altro che di un letto e di una piscina, venivano a fare festa. Quindi ovviamente non controllerai la caldaia all’arrivo. Nessuno lo fa”. Sui social, invece, gli amici si sono limitati a esprimere il loro dolore, senza entrare in troppi dettagli.