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Sport

Calcio, giro di vite contro razzismo: pronti a sospendere le partite

Published by
Alessandro Righi

Il Prefetto di Roma si è schierato apertamente contro il razzismo nel calcio: “pronto a sospendere partite”

A meno di 24 ore dall’inizio della stagione 2024-2025 e in un momento storico in cui lo sport dovrebbe essere sinonimo di unione e rispetto reciproco, il calcio italiano si trova ancora una volta a fare i conti con episodi di razzismo e discriminazione. La città di Roma, cuore pulsante dello sport nazionale grazie alle sue due principali squadre, l’AS Roma e la SS Lazio, si è trovata al centro di una decisione senza precedenti presa dal prefetto della città, Lamberto Giannini.

Razzismo nel calcio -Ansa- Notizie.com

La seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutasi in prefettura ha visto la presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine e rappresentanti del comune di Roma Capitale. L’incontro è stato allargato anche ai rappresentanti delle società Sport e Salute, AS Roma e SS Lazio. Durante questa riunione, particolare attenzione è stata rivolta alla prevenzione degli episodi discriminatori negli stadi in vista della stagione sportiva 2024/2025.

Misure severe contro il razzismo nel calcio

Il prefetto Giannini ha chiarito che ogni manifestazione di razzismo o antisemitismo dovrà essere contrastata con “il massimo rigore e fermezza”. Tra le misure proposte spicca quella dell’interruzione delle partite qualora si verifichino episodi che incitino alla violenza o contengano espressioni discriminatorie. Questa decisione segna un punto di svolta nella gestione degli eventi sportivi, ponendo le basi per un ambiente più sano e rispettoso.

Prefetto Roma -Ansa- Notizie.com

Le società coinvolte nell’incontro hanno mostrato pieno sostegno alle direttive del prefetto, impegnandosi ad applicare rigorosamente il codice etico già esistente. Inoltre, su richiesta esplicita del prefetto Giannini, hanno accettato di promuovere la pubblicazione degli “spot antirazzismo”, uno strumento comunicativo volto a sensibilizzare tifosi ed appassionati sulle tematiche della discriminazione nel mondo dello sport.

L’iniziativa promossa dalla Prefettura di Roma rappresenta un passo importante verso la creazione di uno spazio sportivo libero da odio e pregiudizi. Gli “spot antidiscriminatori” non solo serviranno a educare ma anche a ricordare costantemente che lo stadio deve essere luogo d’incontro dove prevalgono lo spirito sportivo ed il rispetto reciproco. La decisione del prefetto Lamberto Giannini invia un messaggio forte non solo alla città di Roma ma all’intero panorama calcistico nazionale: non ci sarà tolleranza per alcuna forma di discriminazione. Resta ora da vedere come queste misure verranno implementate nella pratica e quale impatto avranno sulla cultura dello sport italiano nei prossimi anni.

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Alessandro Righi