L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato una nuova variante letale di un virus e ha dichiarato l’emergenza globale
L’esperienza del Coronavirus ha terrorizzato la popolazione mondiale. La pandemia, il lockdown e tutte le limitazioni alla nostra quotidianità hanno avuto ripercussioni non di poco conto nel nostro modo di vivere la vita di tutti i giorni. Il timore che tutto questo possa un giorno tornare è una paura che teniamo viva, insita in noi, consapevoli delle conseguenze che tutto ciò avrebbe. È proprio per questa ragione che l’ultimo allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha fatto emergere quelle preoccupazioni che non avvertivamo da tempo. In particolar modo, l’OMS ha dichiarato una “emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale” a causa dell’MPOX
Un’avvertenza che probabilmente non porterà a ripercussioni o restrizioni rilevanti nel presente e a meno di sorprese neanche nel futuro, ma che ha lo scopo ben definito di allertare le autorità di tutto il mondo affinché si preparino a possibili epidemie. Così come era avvenuto nel 2020 per il Covid-19. L’organizzazione si è limitata a seguire le raccomandazioni indicate degli esperti indipendenti dell’MPOX, i quali si sono riuniti su richiesta esplicita dell’OMS in quello che viene chiamato comunemente il ‘comitato di emergenza’. Come ha dichiarato da Ginevra lo stesso leader dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Il vaiolo delle scimmie e le sue varianti
Tra le varie indicazioni, ci sono anche le prime intorno ai luoghi d’origine di questo nuovo virus. Il centro dell’epidemia, per esempio sarebbe stato individuato in Congo. Qui dall’inizio del 2023 sono stati segnalati più di 14.000 casi e almeno 511 decessi. Ma cos’è esattamente il MPOX? Si tratta di una nuova variante del virus del vaiolo delle scimmie. In questo caso si tratterebbe dell’MPOX clade Ib. Stando ai dettagli resi noti, avrebbe un tasso di mortalità fino al 10%, ma il suo rischio di diffusione a livello europeo sarebbe minimi, come indicato anche a fine luglio dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie.
Il virus mpox discende dal vaiolo normale. La maggior parte delle infezioni da mposx proviene da due varianti: clade I e II ed è presente in Africa da decenni. Tra questi il Clade II è quello meno pericoloso: oltre il 99% sopravvive a un’infezione. Nel 2022, però, è emersa una nuova variante che può diffondersi più rapidamente attraverso il contatto sessuale: il clade IIb. Questo si è diffuso in oltre 70 paesi e ha colpito soprattutto gli uomini omosessuali. Questo, di recente, si sarebbe evoluto ancora diventando il clade Ib, che preoccupa maggiormente l’OMS. L’aspetto positivo è che esiste già un vaccino.
