Presidenza USA: ancora schermaglie tra Trump e Harris

Le schermaglie per approdare alla casa bianca continuano senza sosta: Trump accusa Harris di aver usato l’IA per ritoccare foto comizio

In un recente sviluppo che ha scosso il panorama politico statunitense, l’ex presidente Donald Trump ha mosso accuse contro la vicepresidente Kamala Harris, sostenendo che abbia fatto uso dell’intelligenza artificiale per alterare le immagini di un suo comizio. Queste dichiarazioni hanno sollevato una serie di interrogativi sulla veridicità delle immagini diffuse e sul ruolo dell’IA nella politica moderna.

Attacco Trump
Attacco di Trump contro la Harris-Ansa-Notizie.com

Donald Trump, attraverso un post pubblicato sulla piattaforma Truth Social, ha messo in dubbio l’autenticità di una fotografia che ritraeva Kamala Harris circondata da una folla durante un evento in Michigan. “Qualcuno ha notato che Kamala ha imbrogliato all’aeroporto?”, ha scritto Trump, insinuando che la dimensione della folla fosse stata artificialmente gonfiata tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Questa affermazione si è rapidamente diffusa sui social media, alimentando dibattiti e speculazioni.

Le accuse di Trump ad Harris e la smentita delle fonti locali

Nonostante le vibranti dichiarazioni dell’ex presidente, fonti locali e analisi indipendenti hanno prontamente confutato queste accuse. Il sito MLive, ad esempio, ha riportato che il comizio tenutosi all’aeroporto di Detroit Metro aveva effettivamente attirato circa 15.000 persone. Ulteriori conferme sono arrivate dal sito di fact-checking Snopes e da diverse angolazioni fotografiche dell’evento, le quali hanno dimostrato senza ombra di dubbio la presenza massiccia della folla.

Attacco Harris smentito
L’attacco a Kamala Harris è stato smentito-Ansa-Notizie.com

Curiosamente, l’immagine al centro della polemica non sembra essere stata diffusa direttamente dai canali ufficiali della campagna di Harris. Secondo quanto riportato da NY1, una stazione televisiva locale newyorkese, la foto era stata originariamente condivisa online da un ex collaboratore video della campagna Biden poco dopo il termine del comizio. Ciò solleva questioni interessanti sulle dinamiche dei social media e sulla velocità con cui le informazioni possono essere diffuse e manipolate. Questo episodio mette in evidenza come i social media stiano ancora cercando modi efficaci per combattere la disinformazione generata dall’intelligenza artificiale. L’utilizzo delle tecnologie IA per mettere in discussione eventi documentati rappresenta una sfida crescente nella società moderna.

Esempi precedenti includono tentativi falliti come quello del team legale di Kyle Rittenhouse o affermazioni discutibili fatte da Elon Musk riguardanti i deepfake. Non è la prima volta che Donald Trump manifesta un interesse particolare verso le dimensioni delle folle ai suoi eventi pubblici. Già nel 2017 aveva esageratamente lodato la partecipazione alla sua inaugurazione presidenziale e più recentemente aveva paragonato erroneamente il suo discorso del 6 gennaio 2021 alla storica Marcia su Washington del 1963. Queste osservazioni riflettono una continua preoccupazione per l’impatto visivo dei suoi raduni politici. Mentre gli strumentali politici continuano ad evolversi con l’avventura tecnologica contemporanea, episodi come questo servono da promemoria critico sull’importanza della verifica dei fatti nell’era digitale.

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