Amanda Knox in un post su X si è scagliata in maniera decisa contro la magistratura italiana: “Mi tortura da 17 anni”
Amanda Knox, figura centrale in uno dei casi giudiziari più controversi e mediatici degli ultimi decenni, torna a far parlare di sé. Dopo essere stata al centro dell’attenzione per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il 1º novembre 2007, l’americana si scaglia nuovamente contro il sistema giudiziario italiano. Attraverso un post sulla piattaforma ‘X’, Knox ha espresso il suo disagio: “Il sistema giudiziario italiano mi sta torturando da 17 anni”. Queste parole fanno riferimento alla recente condanna a tre anni di reclusione inflittale dalla Corte d’assise d’appello di Firenze nel processo per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, suo ex datore di lavoro.
Al centro dell’ultimo processo ci sono state le dichiarazioni fatte da Knox su Lumumba in un memoriale datato 6 novembre 2007. In quel documento, scritto prima del suo trasferimento in carcere e mentre era ancora sotto custodia della polizia senza accesso a un avvocato o a un interprete ufficiale, l’americana ritrattava due dichiarazioni precedentemente firmate durante l’interrogatorio. Nel post su ‘X’, Amanda descrive quelle ore come momenti di “tortura psicologica”, durante i quali fu costretta a firmare dichiarazioni che poi si rese conto potessero non essere vere.
Nonostante la condanna per diffamazione, Amanda Knox continua a proclamare la sua innocenza riguardo all’omicidio di Meredith Kercher. Nel suo sfogo pubblico ha sottolineato come sia stata assente dalla casa al momento del delitto e come non abbia avuto alcun coinvolgimento nell’accaduto. Ha inoltre evidenziato come il giudice abbia ignorato parti significative del suo memoriale dove esprimeva dubbi sulla veridicità delle sue stesse dichiarazioni date sotto pressione.
Amanda Knox non sembra intenzionata a fermarsi qui. Con determinazione annuncia: “State tranquilli: tornerò in Corte di Cassazione per combattere questa cosa”. Questa frase lascia intendere che la battaglia legale dell’americana contro la magistratura italiana è tutt’altro che conclusa. Nonostante gli anni trascorsi e i numerosi processi, la vicenda continua ad avere nuovi sviluppi.
La storia giudiziaria di Amanda Knox rimane una delle più complesse e discusse degli ultimi tempi. Tra colpevolezze attribuite poi revocate, processi mediatici ed errori giudiziari, il caso solleva interrogativi profondi sul funzionamento dei sistemi legali internazionali e sul trattamento riservato agli imputati durante le indagini preliminari. Mentre Amanda continua la sua battaglia legale cercando giustizia per sé stessa, resta aperto il dibattito sulla ricerca della verità e sul rispetto dei diritti umani all’interno delle procedure penali.