Truffa sventata: voleva vendere un falso Leonardo

Sventata una truffa incredibile: cittadino spagnolo voleva vendere un falso quadro di Leonardo da Vinci

In una vicenda che sembra uscita direttamente da un romanzo di mistero e inganni, la polizia spagnola ha messo fine a un tentativo audace di vendere un falso dipinto attribuito a Leonardo da Vinci. L’arresto di un cittadino spagnolo di 40 anni a Madrid segna l’epilogo di una storia che ha attraversato le frontiere europee, coinvolgendo doganieri francesi e gli esperti del prestigioso Museo del Prado.

Sventata truffa
Sventata truffa a Madrid-Ansa-Notizie.com

La notizia dell’arresto è stata diffusa dal quotidiano inglese ‘The Guardian’, che ha raccontato come la polizia francese abbia fermato l’uomo due anni dopo il sequestro dell’opera contraffatta. Il quadro era stato intercettato dai funzionari della dogana francese nella città di Modane, al confine con l’Italia, grazie alla scadenza della licenza di esportazione presentata dall’uomo. Questi era in viaggio verso Milano per vendere il falso Leonardo per circa 1,3 milioni di euro.

La scoperta della truffa sul da Vinci è avvenuta al confine

Il tentativo fallito si deve all’attenzione dei funzionari doganali presso il posto frontiera di Modane. Nonostante l’uomo fosse in possesso della licenza d’esportazione per quello che si riteneva essere un ritratto leonardesco del Gian Giacomo Trivulzio, la scadenza della stessa ha sollevato sospetti e portato alla confisca dell’opera. La licenza d’esportazione non garantisce l’autenticità dell’opera ma nel caso specifico è stata utilizzata dall’uomo come prova della legittimità del dipinto.

Scoperta truffa su Da Vinci
Scoperta la truffa sul falso quadro di Leonardo Da Vinci-Ansa-Notizie.com

Dopo la segnalazione ricevuta nel luglio 2022, gli agenti della polizia nazionale spagnola hanno recuperato il dipinto e lo hanno inviato al Museo del Prado per analisi dettagliate. Gli esperti hanno concluso che “l’opera è una copia dei ritratti milanesi realizzati tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo”. Secondo loro, “il dipinto è stato probabilmente creato all’inizio del XX secolo con intenti fraudolenti”, riducendone drasticamente il valore a soli 3.000-5.000 euro.

L’utilizzo improprio della licenza d’esportazione come mezzo per attestare falsamente l’autenticità dell’opera ha portato alla confisca immediata del quadro e all’avvio delle indagini da parte delle autorità competenti. Una volta stabilita la natura fraudolenta dell’intento e confermata la falsificazione attraverso le analisi degli esperti, si è proceduto all’arresto dello spagnolo coinvolto nel tentativo di contrabbando. Quest’affascinante vicenda mette in evidenza non solo i rischi associati al commercio illegale d’arte ma anche l’importanza cruciale delle verifiche autentiche nell’ambito artistico internazionale. Grazie alla collaborazione transfrontaliera tra forze dell’ordine ed esperti museali, è stato possibile sventare questo sofisticato tentativo di frode artistica.

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