La Disney, dopo che una persona è morta dentro al parco divertimenti, ha trovato uno stratagemma per evitare di finire in tribunale
La Disney finisce in tribunale per uno scandalo avvenuto in uno dei suoi parchi. Per la precisione di troviamo al Disney World in Florida. I protagonisti di questa tragica vicenda sono una coppia di fidanzati e uno dei camerieri che lavorano negli svariati ristoranti sparsi per il parco divertimenti americano. Il loro incrocio si è rivelato fatale per una donna statunitense di 42 anni. Quest’ultima ha drammaticamente perso la vita per una intossicazione alimentare, dovuta ad alcuni allergeni che erano presenti dentro il suo piatto. Un errore imperdonabile che, però, ha rischiato e rischia tutt’ora di passare inosservato anche agli occhi della legge.
Il tutto è avvenuto un anno fa. La donna, insieme a sua madre e al suo fidanzato, era andata in ottobre per visitare il famoso parco e godersi una giornata in famiglia. Quando, però, si è fatta ora di pranzo è accaduto l’imponderabile. La vittima aveva una forte allergia alla frutta secca e ai latticini. Come sempre, durante l’ordinazione aveva chiesto conferme sul fatto che all’interno della pietanza non ve ne fosse la presenza neanche in minima parte. Una rassicurazione, però, che si è rivelata fatale. Quando la donna è andata ad assaggiare il piatto ha firmato la sua condanna a morte.
La Disney trova un modo per evitare la causa
Nel giro di poche ore la donna perse la vita. L’autopsia svolta ha rivelato che la donna è morta di anafilassi, causata da livelli elevati di latticini e noci nel suo corpo. Una prova inconfutabile e che ha spinto il compagno a fare causa all’azienda. La Disney, però, ha trovato rapidamente uno stratagemma per evitare di procedere per vie legali. Basandosi su un abbonamento di prova gratuito a Disney+ che l’americano aveva sottoscritto cinque anni fa e sulle condizioni di utilizzo accettate. Questi termini, infatti, includono una clausola che richiede che tutte le azioni legali contro la Disney siano automaticamente convertite in una transazione extragiudiziale.
Le stesse condizioni che esistono sull’app ‘My Disney Experience’, con cui l’utente ha acquistato i biglietti. Nonostante queste premesse, però, vista anche la confusione scatenata da questa storia, la Disney sembra aver cambiato idea. “Crediamo che questa situazione richieda un’attenta gestione per raggiungere una rapida soluzione per la famiglia che ha subito una perdita così dolorosa. Abbiamo quindi deciso di rinunciare al nostro diritto all’arbitrato e di portare la questione in tribunale”. Ha scritto la stessa Disney su una nota stampa inviata all’agenzia Reuters per fare chiarezza.