Nuovi problemi giudiziari per un noto influencer, al centro di un’indagine per formazione di bande, tratta di minori e stupri in Romania
Emory Andrew Tate è un ex kickboxer e imprenditore statunitense con cittadinanza britannica, da tempo ormai volto celebre dei social network e della cronaca internazionale. L’ex sportivo, infatti, di recente è finito nel mirino della Procura rumena, responsabile della criminalità organizzata, per un’indagine che ruota intorno alla formazione di bande, alla tratta di minori, ai rapporti sessuali con minorenni e al riciclaggio di denaro. Un caso di enorme gravità e che ha interessato i suoi fan in tutto il mondo e non solo. All’interno dell’inchiesta sarebbe coinvolto anche suo fratello di 36 anni Tristan.
Negli scorsi giorni entrambi sono stati interrogati, dopo che gli investigatori avevano svolto delle perquisizioni all’interno delle loro abitazioni. Per Andrew Tate l’essere al centro dell’attenzione non sarebbe una novità. Già in passato le varie aziende dietro i social principali – con particolare riferimento a Instagram e Tik Tok – avevano deciso di bannarlo a causa dei suoi commenti misogini nei confronti anche di altre utenti donne che lo seguivano. Il suo profilo, però, è rimasto attivo sulla piattaforma X, l’ex Twitter, dove l’ex kickboxer vanta ancora l’incredibile curiosa cifra di 9,9 milioni di follower. In questo caso il social di proprietà di Elon Musk non ha riscontrato motivazioni per intervenire e bloccare il proprio account.
L’arresto e il processo
Per quel che concerne il processo, i primi problemi per i due fratelli nascono già alla fine del 2022. Questi erano già stati messi in carcere a Bucarest da tre mesi. Non troppo tempo dopo sono stati sottoposti a un rigido controllo giudiziario, durante il quale gli è stato vietato di lasciare la Romania. Il sospetto che incombe su di lor è quello di aver costretto più vittime, tra queste anche molti minorenni, allo sfruttamento sessuale. Lo stesso Andrew Tate è sospettato di ben due stupri.
Come se non bastasse, i due fratelli sono stati anche accusati di frode fiscale nel Regno Unito. Per il momento, però, la Romania non ha alcuna intenzione di estradarli, almeno non prima della fine del processo. In questo senso, però, non è ancora chiaro quando potrà iniziare questo processo, l’impressione è che si possa anche trattare di settimane, ma tutto dipenderà dal proseguo e dai risultati che porteranno le indagini nei prossimi giorni. Quando tutto sarà concluso per loro inizieranno nuovi problemi, costretti a rispondere anche alle accuse del Regno Unito, senza dimenticare la pena che gli verrà, a meno di grandi sorprese, inflitta dalla giustizia rumena.
