Un padre di 24 anni è stato arrestato con l’accusa di aver abusato di suoi figlio di un solo mese, togliendogli la vita
Un evento che ha lasciato indignato tutto il popolo giapponese quello avvenuto alcuni mesi fa nell’isola asiatica. Qui la polizia della città di Soka, nella prefettura di Saitama, ha arrestato negli scorsi giorni un uomo disoccupato di soli 24 anni che è stato accusato di aver abusato mortalmente del figlio di appena un mese nella loro casa. Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che l’identità sarebbe quella Yudai Kono e che lo scorso 9 settembre avrebbe violentato suo figlio Soa appena nato. Il fatto sarebbe avvenuto nel loro appartamento nella città di Kawaguchi, nella prefettura di Saitama. Qui, secondo quanto riferiscono alcuni media locali, viveva la famiglia viveva in quel periodo.
Le autorità hanno fatto emergere alcuni dettagli del tragico evento di quasi un anno fa. Il tutto sarebbe avvenuto intorno alle 19:15. La moglie di Kono, rientrata da poco in casa dal lavoro, ha visto suo figlio star male e ha immediatamente chiamato il 119, numero per i soccorsi medici in Giappone. Questa al telefono con i medici ha ha spiegato loro che il respiro di suo figlio non era normale e che il suo viso era diventato completamente viola. Il neonato è stato ovviamente trasportato d’urgenza in in ospedale. Qui i medici, dopo aver sostenuto molteplici controlli e analisi, hanno rivelato alla madre che aveva subito un danno cerebrale.
La morte di Soa e le conseguenze
Soa è morto 10 giorni dopo la violenza subita. La strana morte ha spinto i medici a consigliare alla madre un’autopsia. Questa ah dimostrato che la morte era dovuta a una lesione cerebrale, sopraggiunta in seguito a un arresto cardiaco. La polizia è stata ovviamente informata di quanto avvenuto e tra i sospetti è emersa subito la possibilità di trovarsi davanti a un caso di possibili abusi su minori. Le forze dell’ordine hanno quindi fatto riferimento a Kono, ma la donna ha negato di aver abusato lei stessa di suo figlio.
Stando a quanto fanno sapere dal centro di assistenza infantile della città di Kawaguchi, la famiglia di Kono è stata segnalata come una di quelle da monitorare con attenzione. In passato, infatti, erano stati segnalati alle autorità dei continui litigi tra Kono e sua moglie. Soa non era l’unico figlio, insieme a sua moglie hanno una figlia molto più grande della piccola vittima. In aggiunta questo, al centro di consulenza infantile era stato anche comunicato che era sospettata di aver subito abusi psicologici in casa e che al momento dell’incidente viveva separata dai tre.