Disabili: migliaia di genitori si scagliano contro la sentenza del Consiglio di Stato che riguarda il tema dell’ inclusione scolastica
La comunità dei genitori di bambini con disabilità si trova ad affrontare una sfida senza precedenti. La recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha visto il rigetto del ricorso presentato da una famiglia contro la decisione del proprio Comune di ridurre le ore di assistenza scolastica per il proprio figlio, ha sollevato un’ondata di preoccupazione. Questa decisione, motivata dai giudici attraverso il concetto di “contemperamento” tra i diritti fondamentali dell’individuo e i vincoli della finanza pubblica, rappresenta secondo molti un pericoloso precedente che mette a rischio l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Le famiglie coinvolte e le associazioni che le supportano non hanno esitato a esprimere la propria contrarietà. Fortunato Nicoletti, vicepresidente dell’Organizzazione ‘Nessuno è Escluso’, sottolinea come questa sentenza possa avere ripercussioni ben oltre il caso specifico, influenzando negativamente l’accesso ai servizi essenziali come trasporto e riabilitazione. La critica principale riguarda la percezione che il diritto allo studio degli studenti con disabilità venga considerato meno importante rispetto ad altri diritti, a causa della prevalenza data alle ragioni di bilancio.
I disabili e il problema dell’inclusione scolastica: la reazione delle Istituzioni
Nonostante l’appello al Ministero dell’Istruzione e al Ministero della Disabilità affinché prendano posizione in difesa dei diritti degli studenti con disabilità, fino ad ora non si è registrata una reazione ufficiale. Questa mancanza di intervento da parte delle istituzioni aggiunge ulteriore frustrazione tra le famiglie e gli attivisti che si battono per garantire un’educazione inclusiva.
Un altro aspetto critico evidenziato da Nicoletti riguarda il silenzio delle grandi associazioni dedicate alla tutela dei diritti dei disabili. Questa assenza viene interpretata come una mancanza di sostegno nella battaglia per l’inclusione scolastica, lasciando le famiglie a fronteggiare da sole questa sfida. Di fronte a questa situazione, alcuni genitori sono pronti a intraprendere azioni legalmente impegnative per tutelare i diritti dei propri figli. Marco Macrì evidenzia come sia inquietante dover considerare la possibilità di presentare esposti in ogni regione o alla Corte dei conti nazionale per vedere riconosciuto un diritto costituzionalmente garantito.
La determinazione nel perseguire ogni strada legale dimostra la gravità della situazione e l’impegno nel combattere quella che viene vista come una posizione discriminatoria nei confronti degli studenti con disabilità. La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta un punto critico nella battaglia per l’inclusione scolastica in Italia. Le famiglie degli studenti con disabilità si trovano davanti alla necessità non solo di combattere per i propri figli ma anche contro un sistema che sembra mettere in discussione i loro stessi diritti fondamentali.