Vaiolo delle Scimmie: come successe per il Covid anche stavolta non mancano i complottisti che non hanno esitato a dire la loro
In un mondo ancora alle prese con le cicatrici lasciate dalla pandemia di Covid-19, una nuova emergenza sanitaria si fa strada tra preoccupazioni reali e teorie complottiste: il vaiolo delle scimmie. Con la dichiarazione di emergenza sanitaria internazionale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i social media si sono rapidamente riempiti di commenti e teorie che mettono in dubbio le informazioni provenienti dal mondo scientifico.
La diffidenza nei confronti delle autorità sanitarie e scientifiche non è un fenomeno nuovo, ma sembra aver trovato nuova linfa con l’emergere del vaiolo delle scimmie. Big Pharma, gli esperti televisivi durante il Covid, e figure come lo scienziato americano Anthony Fauci sono nuovamente nel mirino dei complottisti. Quest’ultimi vedono in Fauci non solo un esperto, ma addirittura un burattino nelle mani della CIA, coinvolto in oscuri progetti che avrebbero portato alla creazione del virus Mpox in laboratorio.
Il termine “plandemia”, già utilizzato durante la crisi del Covid-19 per indicare una presunta epidemia pianificata a tavolino, torna prepotentemente d’attualità nel dibattito sui social media francofoni. Articoli come quello pubblicato da ‘Le Monde’, dedicati al risveglio dei cospirazionisti e alla produzione di fake news sul vaiolo delle scimmie, evidenziano come il modello di disinformazione visto nella pandemia sia tutt’altro che superato.
In Italia, i commentatori complottisti agitano lo spettro dei vaccini, del lockdown e soprattutto del Green Pass. Quest’ultimo viene presentato come l’obiettivo principale degli “scienziati soliti”, accusati di voler limitare i diritti fondamentali attraverso misure sanitarie estreme. Commenti sui social temono la creazione di “nuove razze ariane” attraverso la vaccinazione o addirittura parlano di un ritorno al “razzismo vaccinale”.
La posizione anti-vaccino è forte tra i sostenitori delle teorie complottiste. Molti credono erroneamente che il virus Mpox non esista realmente o che sia confuso intenzionalmente con l’Herpes Zoster per giustificare nuove campagne vaccinali legate al Covid-19. Queste convinzioni trovano terreno fertile nei commenti online dove si mescolano paura reale e disinformazione.
L’emergere del vaiolo delle scimmie ha riacceso le fiamme della disinformazione e del complottismo già viste durante la pandemia di Covid-19. Tra accuse infondate a Big Pharma, teorie su epidemie pianificate (“plandemie”) e attacchi ai provvedimenti sanitari come il Green Pass, emerge un quadro complesso dove la sfiducia verso le istituzioni scientifiche si mescola a paure genuine per la salute pubblica. In questo contesto turbolento è fondamentale promuovere l’accesso a informazioni accurate ed affidabili per contrastare l’ondata di fake news che minaccia non solo la gestione dell’emergenza attuale ma anche la fiducia nel progresso scientifico stesso.