Addio Eriksson, Enrico Chiesa: “Allenatore straordinario. Ecco il mio ultimo ricordo”

La morte di Sven-Goran Eriksson lascia un vuoto incolmabile nel mondo del calcio. Enrico Chiesa lo ricorda in esclusiva ai nostri microfoni

Roma, Lazio, Fiorentina e Sampdoria. Sono queste le quattro squadre allenate in Italia da Sven-Goran Eriksson, morto oggi, lunedì 26 agosto, all’età di 76 anni dopo una lunga malattia. Cinque stagioni alla guida dei doriani: una Coppa Italia, un terzo posto in campionato, ma soprattutto ha vissuto un’era molto particolare: ovvero il tramonto della gestione Mantovani.

Esclusiva Chiesa ricordo Eriksson
Il ricordo di Chiesa di Eriksson (Ansa) – Notizie.com

Sono diversi i giocatori che Eriksson ha allenato durante la sua esperienza sulla panchina doriana. Tra loro Roberto Mancini, Walter Zenga, Gianluca Pagliuca, Gianluca Vialli, Chicco Evani, Attilio Lombardo, Clarence Seedorf, approdato in Italia proprio grazie all’ex tecnico svedese, Daniele Mannini ed Enrico Chiesa. Tutti giocatori che hanno scritto pagine di storia molto importanti del nostro calcio e alcuni di loro hanno avuto la svolta della propria carriera grazie all’allenatore di Sunne.

Enrico Chiesa ricorda Eriksson

E noi in esclusiva abbiamo sentito proprio Enrico Chiesa. L’ex attaccante è stato allenato in due occasioni da Eriksson alla Sampdoria. La prima nel 1992 e poi con il ritorno nel 1995. Una doppia esperienza fondamentale per la crescita dell’ex attaccante visto che proprio nella terza avventura con la maglia doriana è arrivata la sua esplosione. E lo scorso maggio era presente al Ferraris per omaggiare proprio uno degli allenatori fondamentali per la sua carriera.

Enrico Chiesa ricorda Eriksson
Enrico Chiesa (Lapresse) – notizie.com

“Mi dispiace tantissimo – dichiara in esclusiva ai nostri microfoni Chiesa – una persona fantastica e un allenatore straordinario. Mi ha dato tanto sia sotto l’aspetto tecnico che umano nei due anni che mi ha allenato“. L’ex giocatore, tra le altre di Sampdoria, Parma e Fiorentina, aggiunge: “Per la mia carriera è stato importantissimo. Il mio ultimo ricordo? È proprio quello di Marassi, dove a maggio sono riuscito a salutarlo“.

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