Il proprietario di un alimentari ha lasciato per mesi carne e verdure in esposizione dopo aver chiuso il proprio negozio
L’igiene quando si fanno determinati lavori è alla base. Soprattutto quando si gestisce il cibo, a maggior ragione se fresco, questo necessita di una cura e di un’attenzione delle quali non si può fare a meno. Bisogna trattarlo a determinare temperature, non tenerlo fuori dalle celle frigorifere per troppi giorni, gestirlo in modo particolare. Ogni cosa ha bisogno di un trattamento diverso, a maggior ragione se il suo destino è poi quello di essere venduta a qualche cliente. È il caso delle macellerie, degli alimentari, di tutti quei posti dove si può andare a comprare qualcosa da mangiare e, ovviamente, non solo.
Quando questo non avviene è giusto e normale che gli organi preposti intervengano per fare in modo che questo scempio si interrompa, giudicando a seconda della gravità della situazione e prendendo le decisioni. Qualche volta, però, è necessario un aiuto esterno. Le denunce dei clienti sono fondamentali per far in modo che vengano alla luce determinati fatti tenuti nascosti. Per far sì che venga ristabilito l’ordine là dove la noncuranza la fa costantemente da padrona. Per questo ogni minimo sospetto deve essere ravvisato, per il bene di una clientela che si fida ciecamente di chi, invece, se ne approfitta vendendo roba scadente o scaduta.
Un caso simile, probabilmente anche più grave, è avvenuto lo scorso 18 agosto ad Amstelveen, nei Paesi Bassi. Lì, nel quartiere di Populierenlaan, c’è un Louis Delhaize, ovvero un gruppo di vendita al dettaglio belga fondato nel 1875, fallito però qualche mese prima. Nonostante la chiusura, durante le scorse settimane per il palazzo all’interno del quale era instaurato si è iniziata a diffondere una strana puzza. Quando si è fatta insopportabile la vicina del piano superiore ha deciso di denunciare alla polizia avvertendola di questo fetore. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine che, entrate all’interno, hanno visto una scena raccapricciante.
Un fetore insopportabile, topi e vermi che strisciavano dovuti alla carne e alle verdure che erano state lasciate da mesi in esposizione. Le autorità hanno contattato il titolare del negozio. che, vista la situazione, ha promesso, mesi dopo la chiusura della sua attività, di procedere presto finalmente alla pulizia. Nonostante questo dopo una settimana la promessa non è stata ancora mantenuta. Nel frattempo, la donna continua a essere alle prese con questi odori sgradevoli, senza dimenticare i parassiti come vermi, ratti e detriti. Gli abitanti del palazzo, quindi, hanno fatto capo anche al sindaco chiedendo una rapida soluzione.