Una ginnasta per farsi un selfie su un noto castello si è sporta troppo ed è caduta per 70 metri, morendo pochi giorni dopo
Una vita dedica alla ginnastica, interrotta per un selfie. È la storia di Natalie Stichova, ragazza di 23 anni, morta lo scorso 15 agosto in Germania per scattarsi una fotografia dal castello di Neuschwanste. La donna ceca aveva scalato il Tegelberg insieme al suo fidanzato e ad altri due compagni, raggiungendo un posto dove i turisti possono godere di una fantastica vista del castello. Quando la ginnasta professionista ha voluto, però, immortalare quel momento, le cose sono andate storte. Intervenuto ai microfoni dei media locali, una delle sue amiche ha detto che:
“Si trovava sul bordo di una profonda gola per scattare quella foto. All’improvviso è caduta da 70 metri. Se è scivolata fuori da sola o si è rotto un pezzo di roccia? Purtroppo non lo sapremo mai“. Stichova non è morta sul colpo. È stata portata in ospedale in elicottero in condizioni critiche e con un danno celebrale rivelatosi irreversibile. La ragazza è rimasta ricoverata per sei giorni in condizioni drastiche, fino a quando la famiglia non ha deciso di staccare i macchinari, salutandola per l’ultima volta prima di lasciarla andare. Un dramma inaspettato che ha tolto la vita a una ragazza che sognava un giorno di andare alle Olimpiadi, di mettere in mostra tutto il proprio talento.
Neuschwanstein e i drammi precedenti
Sul proprio profilo Instagram la madre ha raccontato chi fosse sua figlia: “Era fantastica, l’amavamo tutti. Sono orgogliosa del fatto che fosse mia figlia. Mi ha insegnato così tanto”. Quella Neuschwanstein è una meta ambita da migliaia di persone ogni anno, a dimostrazione di quanto sia assurda questa vicenda. Spesso è stato descritto come un castello da favola. D’altronde, l’imponente struttura tedesca è stata utilizzata anche in passato come modello per il Castello della Bella Addormentata costruito nel parco divertimenti di Disneyland.
Eppure non si tratta del primo dramma che vive questo straordinario castello. Un anno fa nello stesso luogo ebbe luogo anche un vile omicidio contro due turiste originarie degli Stati Uniti . Eva Liu, di 21 anni, e Kelsey Chang, di 22 anni, sono le due vittime che erano state ingannate da un uomo che avevano appena incontrato durante la loro esperienza. Il nome dell’assassino è quello di Troy Philipp. L’uomo ha gettato entrambe le ragazze nell’abisso dopo aver strangolato e aver perfino violentato una di loro. Alla fine Liu morì a causa delle ferite, nonostante il ricovero in ospedale. L’autore del reato, dopo aver ammesso i fatti, è stato condannato all’ergastolo lo scorso marzo.