L’avventura di una donna in una caverna si è trasformata in una tragedia, è sparita per giorni fino a esser stata trovata senza vita
Doveva essere una semplice vacanza in Grecia, con qualche escursione di tanto in tanto, ma si è rivelata una vera tragedia. È la storia di una coppia di amiche partite per Pythagorion, sull’Isola di Samos. Qui si instaurano delle zone, pienamente immerse nell’antichità greca, che vale la pena vedere direttamente con i propri occhi. Questo era l’obiettivo di Brigitte van Gennip, una donna di 65 anni andata in vacanza con la sua amica. Questa la aveva avvisata di voler iniziare un percorso che l’avrebbe portata da Eupalinos, dove iniziava il tunnel, fino alla città in cui soggiornavano in hotel. Un viaggio non impegnativo, ma stimolante.
Eppure, qualcosa dev’essere andato storto. Lo scorso giovedì, infatti, la donna non ha fatto più ritorno. L’amica terrorizzata ha contattato la polizia, dando il via a ricerche che sono andate avanti per giorni, ma senza successo. Anche la figlia Malou Miedema ha voluto raggiungere il posto per dare il proprio contributo. L’unica traccia emersa subito, non appena avviate le ricerche, era il suo cellulare all’inizio della caverna. Una prova che dimostra come realmente sia andata lì, ma che ha favorito l’emergere di oscure ipotesi intorno alla sua sparizione. Perché mai avrebbe dovuto abbandonare una delle poche speranze di essere ritrovata o di restare in contatto?
Le indagini e il ritrovamento del corpo
La zona è stata setacciata in più modi e in più luoghi per diversi giorni. Alla ricerca si sono unite anche delle squadre olandesi, essendo lei originaria dei Paesi Bassi. Sono stante le ipotesi formulate nel corso delle indagini. Alcuni sono convinti la donna davanti a un incrocio abbia sbagliato strada, perdendosi. Il sentiero, d’altronde, presenta un bivio che può trarre in inganno e dove è facile che qualcuno si sbagli, soprattutto perché privo di indicazioni. Questo però non spiegherebbe il ritrovamento del suo telefono, mantenendo dei dubbi sul perché non lo avesse portato con lei.
Solo a distanza di molti giorni, quasi una settimana, lo scorso mercoledì il suo corpo è saltato alla luce. Non è noto come sia stato ritrovato e in quale zona esattamente. Allo stesso modo, in attesa che si concludano le indagini, le forze dell’ordine non hanno rivelato se vi erano segni di violenza umana o animale sul corpo. Non quindi è ancora chiaro cosa sia successo alla vittima. Tra le ipotesi ci sarebbe quella di una possibile caduta, essendo il percorso intrapreso piuttosto pericoloso. Ma potrebbe anche essersi persa e morta di fame o di sete per mancanza di risorse.