Una ragazza di soli 12 anni è stata aggredita e violentata fuori scuola da un gruppo di ragazzi, una donna la ha salvata
Ancora casi di violenza sessuale e quel che più spaventa è che questi sono avvenuti tra ragazzi, poco dopo l’uscita da scuola. Ci troviamo a La Louvière, una comune di lingua francese situato nella provincia di Hainaut, in Belgio. Qui si è consumato l’ennesimo esempio di una società che non ha compreso ancora il valore della civiltà e del rispetto, che non ha tramandato questi valori ai propri figli, fornendone anzi un esempio sbagliato che sfocia in casi come quelli avvenuti in terra belga. Mentre una ragazza usciva come tutti i giorni da scuola, è stata aggredita da un gruppo di cinque ragazzi che erano lì ad attenderla.
Il racconto è scioccante. Questi non si sono limitati alla violenza, già di suo gesto di una gravità neanche quantificabile, ma hanno perfino abusato sessualmente di lei. Fondamentale in questo caso è stato l’intervento di una donna che passava per di là. Questa con grande coraggio e audacia è intervenuta per far fuggire gli aggressori e salvare la povera vittima. Un bagliore di luce in un sistema malato che, fortunatamente, è riuscito a salvare quella povera ragazza, oggetto della ferocia animale di alcuni suoi coetanei.
L’indagine e gli arresti
La donna ha poi chiamato i servizi di emergenza. L’ambulanza è arrivata immediatamente sul posto, si è presa cura di lei, prima di portarla presso l’ospedale di Lodelinsart dove è stata ricoverata per far in modo che si riprendesse. La denuncia ovviamente è scattata in automatico e di logica conseguenza anche le indagini. La caccia agli aggressori è ancora in corso, ma in queste ore ha dato i suoi primi riscontri positivi. Due ragazzi sono stati arrestati. Starà a loro cercare di collaborare con la polizia per aiutare nel ritrovamento degli altri tre che mancano all’appello. Nonostante per il momento dalle loro bocche sembrerebbe tutto tacere.
La procura di Mons, che monitora anche l’area di La Louvière, ha confermato quanto avvenuto e sottolineato che si sta facendo di tutto per garantire la giustizia che merita la ragazza. Questi però, per mezzo delle parole di un magistrato ai microfoni dell’organo di stampa locale Sudinfo, hanno specificato anche: “Non daremo ulteriore comunicazione su questo avvenimento così tanto delicato”. Dopo aver confermato l’arresto dei due sospettati, non ha voluto fornire informazioni sulla loro identità, né tanto meno sulla loro fedina penale. Non è quindi chiaro se sono già stati.