Il Capitano Kuba Szymanski Rompe il Silenzio: “Responsabilità Non Solo del Comandante, Anche il Proprietario Aveva un Ruolo Cruciale”.
La tragedia del Bayesian, avvenuta nelle acque agitate e misteriose della Sicilia, ha lasciato il mondo in shock e sollevato inquietanti interrogativi su chi realmente prendeva le decisioni cruciali a bordo.
Il capitano Kuba Szymanski, una figura di spicco nel settore marittimo e segretario generale di InterManager, ha recentemente rilasciato dichiarazioni che gettano nuova luce sulle dinamiche di comando della nave.
Szymanski non esita a puntare il dito non solo contro il comandante della nave, ma anche contro il proprietario, sottolineando come la gestione dell’alcol e la sicurezza a bordo fossero responsabilità condivise. La tragedia, che ha visto il Bayesian affondare in circostanze ancora poco chiare, ha aperto un dibattito sull’accountability in mare e sulla necessità di rivedere le catene di comando nelle operazioni navali.
Il capitano Kuba Szymanski, noto per la sua lunga esperienza nel campo marittimo e per il suo ruolo come segretario generale di InterManager, ha recentemente rilasciato dichiarazioni che aggiungono un nuovo livello di complessità al caso. Szymanski ha sottolineato l’importanza di una chiara e decisa catena di comando, affermando che “chi gestisce le persone a bordo ha anche la responsabilità di valutarle e prendere decisioni critiche in situazioni di emergenza”.
Secondo Szymanski, uno degli errori più gravi commessi durante la navigazione del Bayesian riguarda la mancata applicazione di procedure rigorose riguardanti il consumo di alcol e l’uso dei giubbotti di salvataggio. “È inaccettabile,” ha dichiarato il capitano, “che questioni fondamentali per la sicurezza siano state trascurate o gestite in modo superficiale.”
Ma le accuse di Szymanski non si fermano al solo equipaggio. Il capitano ha evidenziato anche la responsabilità del proprietario del Bayesian, sostenendo che “le decisioni prese a bordo devono sempre tenere conto delle direttive e delle linee guida stabilite a terra. Quando ciò non avviene, il rischio aumenta esponenzialmente”.
L’intervento del capitano Szymanski pone l’accento sulla necessità di una maggiore vigilanza e di standard più elevati nella gestione delle navi. Egli ha concluso affermando che “questo incidente dovrebbe servire da lezione per l’intera comunità marittima. È essenziale che si impari da queste tragedie per evitare che si ripetano in futuro”.