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Cronaca

Pescatori hi-tech: c’è un applicazione per combattere l’inquinamento

Published by
Marco Ercole

I pescatori hanno creato un app per denunciare le perdite di petrolio all’interno della baia e combattere l’inquinamento

Tutto nasce dall’attivista e pescatore brasiliano Alexandre Anderson che, mentre guida la sua barca, con una mano filma una una macchia di petrolio che si estende sulla baia di Guanabara a Rio de Janeiro. Immagini che sono state poi caricate su un’app nata con lo scopo di denunciare i danni ambientali nell’iconica baia, nota per il turismo e l’industria della pesca. 

I pescatori combattono l’inquinamento (Pixabay) – Notizie.com

Le continue fuoriuscite di petrolio, sostanze chimiche e acque reflue non trattate, però, non fanno che minarne l’accessibilità. Presso questa baia, infatti, è presente un parco naturale di circa 400 chilometri quadrati, rovinato dalle navi in ​​transito e dagli incidenti sulle piattaforme petrolifere, oltre che dalle vecchie navi abbandonate nelle sue acque.

Queste azioni di denuncia sono partite dall’assenza di mosse ufficiali volte a contrastare questo problema. I pescatori della baia hanno quindi deciso di prendere in mano la situazione e, anche grazie al sostegno dell’organizzazione non governativa 350.org, hanno sviluppato un’app dedicata a questo problema.

Ai microfoni dell’AFP, Anderson, presidente dell’associazione dei pescatori di Ahomar nella baia, ha dichiarato che: “Una volta scattavamo foto con il cellulare o con una macchina fotografica“. Queste, però, non riferivano i dati di geolocalizzazione precisi e di conseguenza non servivano a molto.

L’app porta i primi risultati

L’app ha permesso di risolvere il problema della localizzazione, permettendo così di fare una denuncia ufficiale. Le informazioni vengono verificate da un moderatore e pubblicate su un sito web dedicato, inseguito vengono segnalate alle autorità, tra i quali l’ente regolatore ambientale Ibama o la marina militare brasiliana, che pattuglia la baia.

Anderson racconta di essersi spesso imbattuto in diverse fuoriuscite. Quest’applicazione sembra però portare conseguenze importanti. Secondo gli amministratori, entro tre settimane dal lancio dell’app, avvenuto lo scorso 26 luglio, sono stati pubblicati sul web 20 reclami e più di 100 altri sono in fase di analisi.

Inventata un’app per combattere l’inquinamento (Pixabay) – Notizie.com

Gli enti di controllo hanno sempre sostenuto di non avere gli strumenti per gestire i reclami” –  ha affermato Paulo Barone, membro di un’altra associazione di pescatori locali – “Le compagnie petrolifere e del gas, oltre a inquinare le acque che sono fonte di cibo, reddito e svago per migliaia di famiglie, aggravano la crisi climatica… fornendo combustibili fossili che sono la causa principale del riscaldamento globale“.

I pescatori furono particolarmente colpiti da una fuoriuscita di petrolio nel 2000, in cui 1,3 milioni di litri di petrolio provenienti da una raffineria della Petrobras si riversarono nella baia. Il pescatore Roberto Marques Resende, ha spiegato che: “Quello ha posto fine alla pesca. Praticamente non si trovano più spigole o naselli”. 

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