Roma e il degrado: anche nella pineta a due passi dalla Tenuta del Presidente, rifiuti e prostitute la fanno da padroni
La pineta di Castel Porziano, un tempo simbolo di natura incontaminata alle porte di Roma, oggi rappresenta una ferita aperta nel tessuto ambientale della città. La strada che da via Cristoforo Colombo conduce al mare è ormai un corridoio di degrado, costellato da montagne di rifiuti di ogni tipo: vernici, calcinacci e altro materiale speciale. Questo scenario desolante si estende fino ai confini della tenuta presidenziale, mostrando un contrasto stridente con l’immagine che ci si aspetterebbe da una riserva naturale destinata alla protezione.
Il fenomeno della prostituzione lungo la via del Lido di Castel Porziano non è una novità. Giorno e notte, la zona vede un continuo viavai non solo dei clienti ma anche delle prostitute stesse che, armate di sedie e ombrelloni per affrontare le lunghe ore d’attesa, diventano parte integrante del paesaggio. Tuttavia, il tentativo di documentare questa realtà incontra ostacoli non indifferenti: chi prova a immortalare la scena viene spesso accolto con sassate.
Alessandro Ieva del Movimento 5 Stelle ricorda gli sforzi compiuti durante la sua amministrazione come Assessore all’ambiente per ripulire l’area dai rifiuti e smantellare i rifugi improvvisati utilizzati dalle prostitute. Nonostante gli interventi mirati alla bonifica dell’area e le sollecitazioni alle forze dell’ordine per intensificare i controlli, il problema persiste alimentato dall’ininterrotta domanda che sostiene il fenomeno della prostituzione.
L’impegno delle istituzioni locali nel contrastare il degrado sembra essere stato vanificato dalla continua presenza dei fattori che contribuiscono al deterioramento dell’area. Nonostante le azioni intraprese in passato per far sentire la presenza dello Stato attraverso rimozioni dei rifiuti e interventi sociali mirati, l’incuria regna sovrana alimentata anche dall’apparente indifferenza degli attuali governanti della città.
La situazione attuale richiede un impegno corale da parte delle autorità cittadine ma anche una maggiore consapevolezza civica. Il fenomeno della prostituzione insieme all’abbandono dei rifiuti sono sintomi evidenti di problemi più profondi legati alla gestione del territorio e alla cura degli spazi pubblici. Affrontarli significa non solo ripristinare decoro in aree naturalistiche preziose come quella intorno alla tenuta presidenziale ma anche ridare dignità a chi vive quotidianamente questi luoghi. Mentre Roma continua a combattere contro queste piaghe urbane persistenti nella speranza di ritrovare il lustro perduto delle sue aree verdi periurbane, resta evidente l’esigenza impellente di strategie più efficaci ed inclusive che coinvolgano tutti gli attori sociali nella battaglia contro il degrado ambientale ed umano.