Migliaia di pesci morti invadono le acque e i fiumi intorno alla città, il governo ha subito diramato lo stato di emergenza
Sono giorni particolari quelli che si stanno vivendo a Volos, una città in Grecia a metà strada tra Atene e Salonicco. Qui dalla scorso 30 agosto sono arrivati a riva migliaia di pesci morti che hanno infestato le acque. Il consigliere comunale Stelios Limnios ha affermato a Reuters che: “Il fenomeno si verifica non solo lungo la costa, ma anche nel Golfo Pagasitico“. Stando a quanto riferiscono gli scienziati questo è probabilmente il risultato di una combinazione di riscaldamento globale e cattiva gestione delle acque. Una versione che ha portato i funzionari greci a incolparsi a vicenda per il disastro.
Nel frattempo, imprese costiere dipendenti dal turismo riferiscono un calo delle entrate dell’80% da quando sono stati ritrovati i pesci d’acqua. A complicare le cose è anche il fetore terribile, appena sopportabile, che questi emanano nel porto e nelle strade circostanti. Si pensa che questi siano stati trasportati a Volos dal lago Karla, un’area protetta dell’UE. In questo senso, anche Dimitrios Iakovakis, proprietario di uno dei più grandi ristoranti di pesce sulla costa di Volos, ha raccontato di aver perso la maggior parte dei suoi clienti negli ultimi giorni. “La puzza è insopportabile. Un mare di pesci in putrefazione a cinque metri dalle nostre tavole. Chi avrebbe potuto pensare una cosa del genere?”.
Lanciato lo stato d’emergenza
Sia il porto, così come il fiume che si trova nei pressi della città sono talmente pieni di pesci morti che in superficie non si vede quasi più acqua. Inoltre gli esperti dicono che i pesci morti rappresentano un pericolo per gli altri animali della zona. Una situazione che portato il Comune a intervenire, andando a diramare uno stato d’emergenza. È stato lanciato un avvertimento per otto spiagge, in cui si invita a non fare il bagno fino a quando i pesci morti non saranno stati ripuliti e il fastidioso odore non sarà scomparso.
I bagnini saranno presenti sulle spiagge inquinate per informare la gente del posto e i turisti, riferiscono i media locali. La gente del posto ha timore che i pesci e il fetore spingeranno i turisti a stare lontani da Volos. Anche gli stessi ristoratori si stanno lamentando molto. L’obiettivo dello stato d’emergenza sarebbe quello di liberare più soldi, così da poter finanziare i lavori di bonifica. Le autorità sono già impegnate per bonificare l’area, comprese le reti speciali. Giovedì, in questo senso, erano già state rimosse dall’acqua circa 100 tonnellate di pesci morti.