Lancia del caffè bollente su un bambino: è caccia all’uomo

Un uomo ha aggredito un bambino versandogli addosso del caffè bollente, la polizia è a caccia del responsabile dell’aggressione

Una storia di follia, di un’aggressione priva di senso e fondamento, ma ricca di slealtà. È la storia di Luka, un neonato di 9 mesi che insieme a sua madre si trova a Hanlon Park a Stones Corner, in Australia, lo scorso martedì quando un uomo si è avvicinato a loro e, senza motivo, ha gettato del caffè caldo sul bambino prima di darsela a gambe levate. Sul proprio profilo Instagram la mamma offre aggiornamenti continui sulle condizioni del figlio, dopo quanto avvenuto: “Ho davvero lottato con quello che è successo a Luka. Il pianto, il dolore, ogni piccolo problema mi fa subito scattare e mi riporta al momento traumatico“.

Lancia del caffè bollente su un bambino: è caccia all'uomo
Uomo tira caffè bollente contro un bambino (Pixabay) – Notizie.com

L’ultimo di questi aggiornamenti risale a sabato. La donna ha fatto sapere che Luka ha subito gravi ustioni. Queste potrebbero richiedere trapianti di pelle. Ha aggiunto sul proprio profilo social che probabilmente le ustioni sotto il collo e il petto di Luka lasceranno delle cicatrici e che potrebbero essere necessari innesti di pelle per favorire la sua guarigione. La madre ha poi aggiunti che: “Questa non è la notizia che speravo”. Prima di esprimere il proprio sollievo per il fatto che la maggior parte del viso, delle braccia e delle gambe dovrebbero guarire senza problemi.

Le indagini e le donazioni

Intanto, sono partite le indagini. La polizia si è messa a caccia del sospettato dell’aggressione. I testimoni lo hanno descritto come un uomo tra i 30 ei 40 anni, di corporatura discreta e di pelle scura. Quando ha versato il caffè addosso a Luka indossava un cappello nero, degli occhiali, una maglietta e aveva dei pantaloncini. Il numero uno del Queensland, Steven Miles, ha detto di essere stato informato su quello che è accaduto ad Hanlon Park: “Il bambino sta bene in ospedale e sono sicuro che i nostri medici hanno fatto un ottimo lavoro prendendosi cura di lui. So che la nostra polizia sta lavorando diligentemente per arrestare il presunto colpevole“.

Le indagini e le donazioni
La polizia dà la caccia all’aggressore (Pixabay) – Notizie.com

Inutile specificare che quel che è successo a Luka ha scatenato in tutto il mondo un’ondata di segno e di sostegno nei confronti del bambino. In questo senso, è stato aperto da alcuni utenti un conto su GoFundMe per coprire le spese mediche di Luka. Un’iniziativa che ha riscosso un enorme successo e che in poco tempo ha già permesso di raccogliere più di 104.000 dollari australiani (circa 63.000 euro). Un traguardo nettamente superiore rispetto ai 5.000 dollari australiani (3.000 euro) che, invece, i fondatori avevano previsto.

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