L’UNICEF vuole lanciare una nuova campagna di vaccinazione dopo la diffusione del virus, la richiesta è elevatissima
L’UNICEF lancia l’allarme. Migliaia di bambini nella Repubblica Democratica del Congo e nei paesi limitrofi starebbero correndo un rischio significativo di contrarre il virus mpox, soprattutto prendendo in considerazione l’aumento dei casi di una nuova variante, più letale. Più comunemente noto come vaiolo delle scimmie, dall’inizio dell’anno, secondo i dati forniti dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, circa 8.772 bambini hanno contratto la malattia nella RDC. In totale sono 548 persone le persone che hanno perso la vita, di cui circa 463 erano bambini.
L’UNICEF sta collaborando con i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie e con l’OMS per sostenere i Governi nazionali. Nella Repubblica Democratica del Congo, si sta lavorando per lanciare un piano di preparazione e risposta all’infezione da virus mpox, con l’obiettivo di evitare il contagio e salvare più vite umane possibili. Gilles Fagninou, direttore regionale dell’UNICEF per l’Africa occidentale e centrale, ha dichiarato in comunicato ufficiale che : “La nuova epidemia di variante del virus mpox rappresenta un’ulteriore preoccupante minaccia per i bambini e le famiglie, molti dei quali hanno già dovuto affrontare conflitti e sfollamenti, epidemie di colera e poliomielite e malnutrizione. Le prove indicano che i bambini, soprattutto quelli malnutriti o affetti da altre malattie, sono i più vulnerabili. Proteggerli deve essere la priorità assoluta”.
Per cercare di raggiungere lo scopo e quindi ridurre il numero di casi, l’UNICEF è pronto a lanciare una campagna di vaccinazione. L’obiettivo è quello di distribuire i vaccini nei paesi più colpiti dal virus mpox, e quindi Congo, Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda. In totale, l’agenzia delle Nazioni Unite punta a circa dodici milioni di dosi di vaccino entro il 2025, variabili chiaramente a seconda della domanda, delle risorse disponibili e della rapidità e capacità di produzione di chi se ne occupa. L’UNICEF ha intenzione di portare a termine dei contratti che garantiscano una fornitura costante di vaccini.
Il 13 agosto, i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC) hanno dichiarato l’esistenza di un’ondata di mpox nella RDC e in altri Paesi africani, lanciando un’emergenza sanitaria di sicurezza continentale. A questo hanno fatto seguito le dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con le quali hanno annunciato l’ondata di casi e un’Emergenza Sanitaria Pubblica di Rilevanza Internazionale (PHEIC). I bambini al di sotto dei 5 anni sono tra quelli che corrono il più alto rischio di morte, così come le donne in gravidanza particolarmente vulnerabili.