Un uomo disabile è stato soccorso dopo esser caduto dal triplice, ma il suo salvatore è lo stesso che poi lo condannerà
La storia di un uomo disabile ha lasciato tutti di stucco. Il protagonista stava guidando il suo triciclo elettrico lungo la strada Kikvorsstraat nel settembre dello scorso anno, quando improvvisamente è caduto dal suo veicolo. In quel momento passava per di lì una persona che, vedendolo in difficoltà, è andato in suo soccorso, lo ha tirato su e rimesso in sella. Tuttavia, questa persona era un agente di polizia in borghese che appena finito il suo turno a lavoro, ha notato che il mezzo con il quale stava circolando autonomamente non era legale.
Questi veicoli, privi di pedalata ed elettrici, sono considerati dalle regole stradali dei ciclomotore di classe A. Quello che doveva solo essere il suo salvatore, quindi, non si è rivelato altro che il suo aguzzino e un semplice salvataggio ha alla fine rovinato la sua giornata, complicando la sua vita di tutti i giorni.
L’agente in borghese, infatti, ha successivamente radunato i suoi colleghi che hanno agito confiscando il triciclo e lo hanno portato alla stazione di polizia di Ekkergem dove si trova ancora oggi. Nei prossimi giorni l’uomo dovrà adoperarsi per trovare una soluzione, prima che venga presa una decisione dal tribunale.
La sospensione
L’avvocato Jeroen Van Kerrebroeck, dopo quanto avvenuto, ha parlato ai microfoni dei media locali le motivazioni dietro quanto avvenuto:
“Al mio cliente piace fare artigianato e ha assemblato lui stesso il triciclo. Non sapeva però che in questo modo guida effettivamente un ciclomotore di classe A per il quale servono patente e certificato di conformità. Vorrei chiedervi di concedergli il favore della sospensione perché non si era accorto di aver fatto qualcosa di sbagliato. Quella moto era anche il suo orgoglio e ora l’ha persa. Penso che sia già stato punito abbastanza” che ha chiesto la sospensione. In caso di sospensione, il giudice considera provati i reati, ma non impone alcuna condanna o sanzione.
Il giudice di polizia, dopo una attenta e approfondita riflessione intorno alle circostanze del caso, ha preso la decisione di riconsiderare ogni aspetto legale e fattuale che è emerso nel corso delle indagini svolte dalle forze dell’ordine. Con questa scelta, ha sottolineato l’importanza di valutare con attenzione tutti gli elementi prima di emettere un giudizio finale.
Per poi dichiarare ufficialmente che la decisione definitiva verrà svelata il prossimo 26 settembre, quindi la data in cui fornirà un pronunciamento conclusivo, determinante per la risoluzione del caso e per gli eventuali provvedimenti futuri.