La situazione della sanità in Italia è arrivata a livelli davvero paradossali: ci vogliono “oltre 600 giorni per una visita specialistica”
La situazione della sanità in Italia, e in particolare in Sicilia, sta raggiungendo livelli di attesa per le visite specialistiche che possono essere definiti senza esagerare allarmanti. Federconsumatori Sicilia ha rivelato dati sconcertanti riguardo i tempi di attesa per accedere a prestazioni sanitarie essenziali.
Secondo quanto riportato da Federconsumatori Sicilia, i cittadini dell’Isola si trovano a fronteggiare tempi d’attesa che superano l’anno per alcune visite specialistiche. In particolare, si parla di oltre 600 giorni per una visita endocrinologica, 354 giorni per una pneumologica e ben 545 giorni per un’ecografia all’addome. Questi numeri non solo evidenziano la gravità della situazione ma mettono anche in luce la difficoltà nel garantire il diritto alla salute dei cittadini.
Il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa, ha sottolineato come sia praticamente impossibile fornire dati precisi e affidabili sulla situazione delle liste d’attesa nell’isola a causa dell’assenza di un sistema di monitoraggio aggregato. Questa mancanza rende difficile avere una visione chiara del problema e lavorare su soluzioni efficaci.
Un altro aspetto preoccupante emerso dalla campagna ‘La salute non può attendere’, lanciata da Federconsumatori a livello nazionale, è il tasso elevato di rinuncia alle prestazioni sanitarie dovuto agli eccessivi tempi d’attesa. In Sicilia questo tasso raggiunge il 7,2%, uno dei più alti in Italia. A ciò si aggiunge il crollo dei ricavi derivanti dai ticket sulle prestazioni ambulatoriali specialistiche rispetto al 2019: da 42,3 milioni di euro a 28,7 milioni.
Di fronte a questa situazione critica, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani ha dato un ultimatum ai manager delle aziende sanitarie: se non verranno raggiunti gli obiettivi assegnati dal governo regionale riguardo l’abbattimento delle liste d’attesa verranno presi provvedimenti severi nei confronti dei direttori amministrativi e sanitari. Tuttavia questa posizione è stata criticata da La Rosa che vede nella politica la principale responsabile dei ritardi nella sanità pubblica siciliana.
Le parole del presidente siciliano sembrano delineare un impegno verso il miglioramento dell’accessibilità alle cure ma i dati forniti da Federconsumatori raccontano una realtà diversa dove i cittadini sono costretti ad accettare passivamente lunghi tempi d’attesa che possono avere conseguenze gravi sulla loro salute. “Se oggi hai un tumore allo stomaco a Milazzo e non puoi pagarti l’ecografia da un privato”, commenta La Rosa,”le cure le cominci tra un anno e mezzo”. Mentre la politica cerca soluzioni ai problemi strutturali della sanità pubblica siciliana attraverso dichiarazioni ed ultimatum ai dirigenti delle aziende sanitarie locali, i cittadini continuano ad affrontare quotidianamente le difficoltà nell’accesso alle cure necessarie con tempi d’attesa che sembrano solo peggiorare anziché migliorare.