Dopo tremila anni di resistenza è caduto uno degli alberi simbolo di una foresta di cedri a causa di una fortissima tempesta
È un evento tragico quello che ha colpito l’isola di Yakushima, nella zona sud-occidentale del Giappone, dove un iconico albero di 3.000 anni, noto ai residenti locali con il nome di Yayoisugi, è stato trovato per terra, probabilmente a causa dei forti venti portati dal tifone Shanshan che hanno colpito la località. Il cedro, che era alto 26 metri e vantava una circonferenza del tronco di circa 8 metri, era una delle principali attrazioni turistiche di Shiratani Unsuikyo, una zona rinomata dell’isola. Le guide turistiche locali, che quotidianamente frequentano l’area e spiegano la storia ai turisti, hanno scoperto il cedro abbattuto lo scorso sabato, poche ore dopo il passaggio del tifone.
La furia della tempesta Shanshan, che si è scagliato sull’isola tra il 27 e il 29 agosto, ha portato venti che sono riusciti a raggiungere delle velocità che sono arrivate a 168,48 chilometri orari. Questi fortissimi venti hanno probabilmente causato il crollo del maestoso albero, che fino a oggi era riuscito a resistere per millenni a ogni genere di cataclisma naturale. Yayoisugi non è l’unico noto della zona. Questa, infatti, è celebre nel mondo per i suoi cedri antichi noti da tutti come Yakusugi, tutti superiori ai mille anni.
L’intera area è stata indicata come sito protetto e sotto il controllo del patrimonio naturale dall’UNESCO nel 1993. Il riconoscimento è arrivato grazie alla sua straordinaria biodiversità e alla presenza di questi alberi monumentali che risalgono a epoche lontane nel passato. Il cedro Yayoisugi, in questo senso, con la sua impressionante età e dimensioni, era divenuto un simbolo di resistenza e storia per tutta l’isola e per i suoi numerosi visitatori che ogni anno accorrevano per ammirare questi giganti della natura.
La perdita di Yayoisugi, però, rappresenta una ferita profonda per tutta l’isola e per l’intera comunità del luogo, ma anche per i turisti e gli appassionati della natura che consideravano Yakushima un luogo sacro e carico di bellezza naturale.
Il cedro, con i suoi 3.000 anni di vita, è stato per millenni testimone silenzioso del passare del tempo, della cultura che si modificava, della popolazione che cambiava. La comunità e le autorità locali si trovano ora ad affrontare il compito di gestire il posto, nel tentativo di preservare al meglio quello che resta di questa storica foresta, continuando a promuovere la protezione di questo patrimonio unico al mondo. Nonostante la caduta di Yayoisugi, la natura di Yakushima rimane affascinante e resiliente, con i suoi cedri millenari che continuano a raccontare storie passate.