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Cronaca

Padre e figlio trovati morti in casa: si sospetta l’ipotesi dell’omicidio-suicidio

Published by
Marco Ercole

Una scoperta sconcertante, un padre e il proprio figlio sono stati trovati morti dentro casa: la polizia sospetta un omicidio-suicidio

È stato un tragico quello che ha sconvolto la comunità di Ota, nella prefettura di Gunma in Giappone, dove un uomo di 84 anni, identificato in Hiroshi Miyata, e suo figlio di 57 anni, Satoshi, affetto da una grave malattia, sono stati trovati morti nella loro abitazione lo scorso mercoledì. La polizia, secondo quanto riportano i media locali, ritiene che si tratti di un possibile caso di omicidio-suicidio. Il padre, infatti, avrebbe strangolato il figlio prima di togliersi la vita. Secondo quanto riportato dalla polizia e dal quotidiano nipponico Sankei Shimbun, la drammatica scoperta sarebbe stata fatta dalla moglie di Hiroshi Miyata che, al suo ritorno a casa intorno alle 10:30 del mattino, avrebbe visto i due corpi senza vita per terra.

Un uomo e il figlio sono stati trovati morti in camera (Pixabay) – Notizie.com

Non appena fatta la scoperta la donna ha chiamato i soccorsi, contattando l’ambulanza. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono rapidamente giunti sul posto, ma la scena che si sono trovati di fronte è stata definita straziante. Hiroshi Miyata è stato visto impiccato alle scale della casa, mentre Satoshi giaceva sdraiato nel suo letto, con evidenti segni di strangolamento sul collo, causati – si è scoperto dall’autopsia – da una corda. Nonostante gli svariati tentativi di rianimazione, dopo esser stati portati entrambi in ospedale, sono stati dichiarati morti dai medici.

Le indagini della polizia

Le prime indagini della polizia, per il momento, non hanno riscontrato segni di effrazione o di ingresso forzato nell’abitazione. Un dettaglio che ha portato gli investigatori a ipotizzare che sia stato lo stesso Hiroshi Miyata a strangolare il figlio gravemente malato prima di togliersi la vita. Questa vicenda ha scosso profondamente l’intera comunità giapponese, portandola a porsi degli interrogativi sulle cause che possano aver spinto un padre a compiere un gesto così estremo verso il proprio figlio. Nonostante le cause specifiche dietro la decisione di Hiroshi Miyata non siano ancora state chiarite, la situazione familiare, con il figlio che era affetto da una grave malattia, potrebbe aver contribuito ad accusare l’enorme carico emotivo e psicologico.

La polizia indaga su un omicidio-suicidio (Pixabay) – Notizie.com

Questo tragico episodio è l’esempio eclatante della pressione e la disperazione che possono colpire le famiglie che affrontano malattie gravi e croniche. Questo soprattutto quando le risorse per supportare le cure del figlio sono limitate. La polizia di Ota, intanto, continua a indagare per confermare le dinamiche precise dei fatti. Al momento, però, la pista che porta all’omicidio-suicidio sembrerebbe essere quella più accreditata di tutte. Il caso, stando ai media locali, ha riaperto il dibattito sulla necessità di offrire maggiori supporti psicologici e sociali alle famiglie che si trovano a gestire situazioni di malattia e di sofferenza prolungata, affinché possano ricevere l’aiuto necessario per evitare tragedie simili.

 

 

 

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