Presta 500 euro al collega, se ne fa ridare 20mila: arrestato

Vergogna a Roma: dopo aver prestato 500 euro ad un suo collega in difficoltà, se ne è ne fatti ridare 20mila, finendo arrestato

In un episodio che sembra uscito direttamente da una sceneggiatura di un film sulla criminalità organizzata, a Roma si è consumato un caso di usura che ha dell’incredibile. Un uomo di 60 anni, addetto alle pulizie in un ospedale della capitale, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di usura, rapina, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria.

Prestito soldi finito male
Prestito finito male a Roma-Ansa-Notizie.com

Tutto ha avuto inizio nel giugno del 2018 quando un collega dell’uomo, trovandosi in difficoltà economiche aggravate da problemi familiari e di salute dei propri cari, gli aveva chiesto in prestito la somma di 500 euro. Quel gesto apparentemente generoso si è trasformato rapidamente in una trappola finanziaria per la vittima. Dopo appena un mese dal prestito, l’indagato ha cominciato a richiedere la restituzione del denaro con interessi esorbitanti.

20000 Euro a fronte di un prestito di 500: arrestato per aver preteso interessi al limite dell’immaginabile

La vittima si è ritrovata a pagare ben 51 rate mensili per un totale di circa 20mila euro restituiti all’usuraio per saldare il debito originario di soli 500 euro. Il tasso d’interesse applicato dall’uomo raggiungeva il vertiginoso picco del 917,64%, cifra che lascia senza parole e riflette la gravità dello sfruttamento subìto dalla vittima.

Arresto per interessi altissimi
Arrestato il prestante per i suoi interessi altissimi-Ansa-Notizie.com

Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Porta Portese hanno rivelato come questo episodio non fosse isolato ma parte di una vera e propria attività illecita gestita dall’uomo. Tra il 2019 e il 2023 sono emersi altri quattro casi simili nei quali l’indagato aveva prestato somme variabili tra i 500 e i 4.800 euro a colleghi o conoscenti in difficoltà economica per poi richiedere interessi usurari compresi tra il 35% e l’80%. L’uomo non si limitava alla sola richiesta degli interessi ma imponeva anche sanzioni pecuniarie ai suoi debitori in caso di ritardo o mancata restituzione delle rate mensili concordate. La pandemia non ha fermato le sue attività: approfittando dei problemi legati alla mobilità delle persone durante i lockdowns ha persino sottratto con violenza una carta prepagata ad una delle sue vittime per facilitare i pagamenti.

L’intervento delle forze dell’ordine ha permesso non solo l’arresto dell’uomo ma anche la scoperta del volume d’affari generatosi attraverso queste pratiche illegali: oltre centomila euro frutto della sua attività usuraria. Durante le fasi esecutive dell’ordinanza sono stati sequestrati presso l’abitazione dell’indagato documentazioni utili alle indagini e una somma contante pari a tredicimila euro. Questo caso mette ancora una volta in evidenza come fenomenoni criminali quali l’usura continuino ad essere presenti nella nostra società sfruttando le vulnerabilità economiche degli individui più fragili.

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