Dopo giorni di polemiche, il ministro della Cultura ha rimesso il suo incarico. Ecco chi è stato scelto al suo posto
La decisione era nell’aria ed è stata ufficializzata oggi. Gennaro Sangiuliano ha lasciato la poltrona di ministro della Cultura. Dimissioni arrivate dopo giorni di polemiche, interviste televisive e sfoghi social. Il suo era diventato il caso dell’estate ed aveva visto il coinvolgimento di Maria Rosaria Boccia.
Sangiuliano si è dimesso, attraverso una lunga lettera inviata al Premier Giorgia Meloni:
Caro Presidente, cara Giorgia,
dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura.
Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto una prima richiesta di dimissioni e per l’affetto che ancora una volta mi hai testimoniato.
Ma ritengo necessario per le Istituzioni e per me stesso di rassegnare le dimissioni. Come hai ricordato di recente, stiamo facendo grandi cose, e lo dico come comunità politica e umana alla quale mi sento di appartenere.
Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo. A partire dall’aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento). A dicembre a Milano aprirà palazzo Citterio acquistato dal ministero nei primi anni Settanta e poi rimasto inutilizzato per decenni. Sono ben avvianti grandi progetti come l’ex Albergo dei Poveri di Napoli, l’ampliamento degli Uffizi in altre sedi e l’investimento per la Biennale di Venezia.
Per la prima volta in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche.
Sono consapevole, inoltre, di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi.
Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare.
Qui è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il Governo. Mai un euro del Ministero è stato speso per attività improprie. L’ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni.
Gennaro Sangiuliano
L’intervista al Tg1 e la risposta di Maria Rosaria Boccia
“La prima persona a cui devo chiedere scusa è mia moglie, una persona eccezionale, poi a Giorgia Meloni, che ho messo in imbarazzo, e ai miei collaboratori, che si sono trovati coinvolti in questa vicenda”, aveva detto pochi giorni fa Sangiuliano nell’intervista rilasciata al Tg1 e nella quale aveva provato a regalare il suo punto di vista sulla vicenda. Parole alle quali aveva risposto la diretta interessata sulle pagine de La Stampa. “Ci sono alcune persone che ricattano il ministro per delle agevolazioni che hanno avuto”, ha dichiarato.
Il Premier Giorgia Meloni aveva preso posizione: “Sangiuliano mi ha assicurato che nessun documento riservato è finito nelle mani della collaboratrice”. Nelle ore successive ha preso parte a numerosi incontri con il ministro e i leader della maggioranza ed ha rifiutato (per bocca dello stesso Sangiuliano) le dimissioni che erano state presentate dal responsabile della Cultura e dei Beni Culturali. Il Premier ha difeso il ministro Gennaro Sangiuliano, richiamando il partito alla vigilanza e all’unità, esortando tutti a non commettere errori.
Boccia-Sangiuliano, come nasce la vicenda?
La storia che ha visto coinvolti Sangiuliano e Boccia ha tenuto banco negli ultimi giorni estivi ed ha animato i giornali politici e i rotocalchi di Gossip, creando uno scandalo mediatico e politico. L’imprenditrice campana ha dichiarato sui social di essere stata nominata Consigliera per i Grandi Eventi del Ministero della Cultura. Affermazioni immediatamente smentite dal Ministero.
Nonostante questo, Boccia ha insistito, confermando di aver partecipato a riunioni e sopralluoghi, anche in vista del G7. La situazione si è complicata con accuse reciproche e polemiche sui viaggi istituzionali. Il caso ha coinvolto anche il sindaco di Riva Ligure e il Casinò di Sanremo, che hanno precisato le modalità di copertura delle spese.
Sangiuliano si dimette: scelto il sostituto
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questo pomeriggio, al Palazzo del Quirinale, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate da Gennaro Sangiuliano dalla carica di Ministro della cultura. Lo comunica il Quirinale. Con lo stesso decreto, su proposta del Presidente del Consiglio, è stato nominato Ministro della cultura, Alessandro Giuli. La cerimonia del giuramento del nuovo Ministro avrà luogo questa sera al Quirinale alle ore 19.