Una nave da pesca è stata scortata fino al porto dalla polizia con un carico da 550 chilogrammi di pesce, ora il pescatore rischia una multa
Un peschereccio è giunto al porto di Zeebrugge, una località portuale del Belgio, scortato dalla polizia, come svelato ai media dalla polizia federale. L’operazione sarebbe stata resa necessaria per garantire un trasferimento in completa sicurezza dell’enorme quantità di pesce pescato, un carico da circa 550 chili di spigola, nei frigoriferi del porto. Lo scopo è stato quello di evitare che il carico andasse perduto per qualsiasi ragione. Il tutto, però, non si limiterebbe solo a questo. Sarebbero in corso, infatti, delle indagini sulla figura del pescatore che, a meno di sorprese, non porteranno a procedimenti legali nei confronti, ma che potrebbero farlo incorrere in delle multe particolarmente esose.
La questione per il momento è stata affidata all’Agenzia per l’Agricoltura e la Pesca Marittima, l’ente responsabile per la scrittura dei rapporti su quanto avviene tra le attività agricole e marittime. Il portavoce dell’agenzia, Leen Vanslembrouck, ha spiegato ai microfoni dei media locali che non è possibile rilasciare dei primi commenti su quel che riguarda l’incidente specifico, ha però fornito alcuni chiarimenti sulle norme che regolano la pesca a livello nazionale e continentale.
Vanslembrouck ha poi sottolineato che queste leggi sono regolate dalla Politica Comune della Pesca. Questa corrisponde in un insieme di norme rese valide per tutti i pescatori professionisti dell’Unione Europea. Una di queste, in particolar modo, prevede che il pesce debba essere sbarcato esclusivamente in porti registrati. Nel territorio belga i porti che possiedono l’autorizzazione per questo tipo di operazioni sono Ostenda, Zeebrugge e Nieuwpoort. Vanslembrouck ha anche rivelato che: “Naturalmente tutte le regole vengono costantemente monitorate. Eventuali violazioni della politica comune europea della pesca e degli altri strumenti europei che determinano la politica agricola e marittima della pesca sono punibili con una multa particolarmente costosa che potrebbe arrivare fino a 250.000 euro”.
Questo episodio è la clamorosa testimonianza di quanto siano rigide e rigorose le normative europee sulla pesca. Queste furono introdotte per garantire la sostenibilità degli stock ittici e per proteggere tutto l’ambiente marino. Si rivelano fondamentali per mantenere un equilibrio tra la necessità economica che può essere soddisfatta della pesca e la protezione dei vari ecosistemi marini. Il monitoraggio costante portato avanti dalle autorità è fondamentale in questo senso per evitare violazioni, oltre a preservare le risorse ittiche. In questo contesto, i pescatori professionisti devono essere particolarmente attenti a rispettare queste norme, sia per evitare pesanti sanzioni economiche, sia per contribuire a una gestione responsabile delle risorse marine.